19/10/2021 - PUNTO DELLA SITUAZIONE PER RESTO AL SUD
Negli ultimi anni si sono moltiplicate le iniziative atte a favorire la creazione di posti di lavoro e, più in generale, la crescita economica e la maggiore competitività delle aziende di casa nostra, soprattutto attraverso l'adozione di misure a beneficio di settori, lavoratori o aree geografiche maggiormente in difficoltà; questa tendenza, ovviamente, si è accentuata di molto negli ultimi mesi, nel tentativo di fronteggiare i gravi problemi legati alla pandemia da Coronavirus. Storicamente, nel nostro Paese purtroppo spesso il sistema occupazionale e quello economico viaggiano purtroppo a ritmi diversi a seconda delle diverse aree geografiche, con il Meridione in maggiore difficoltà rispetto alle Regioni del Nord Italia; per questo motivo molto spesso è proprio il Mezzogiorno il destinatario di determinati strumenti agevolativi. Una delle principali iniziative dell'ultimo periodo è indubbiamente il progetto "Resto al sud", con il quale si identifica l'agevolazione che si rivolge a professionisti e imprese del Centro-Sud che intendono rafforzare il proprio business o avviarne uno e che si concretizza in un contributo a fondo perduto e in un prestito bancario a tasso zero. A beneficiare di tale importante strumento, nello specifico, gli under 56 delle regioni meridionali, ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia Sardegna, Sicilia, oltre che quelli delle zone del Centro Italia colpite dal sisma del 2016, vale a dire Lazio, Marche e Umbria: in realtà per i residenti dei 24 Comuni delle aree del cratere sismico del centro Italia interessati all'agevolazione in questione non sono previsti limiti di età. Rigardo alle attività che possono beneficiare dell'agevolazione rientrano quelle libero professionali e sono altresì finanziabili le attività produttive relative ai settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura e anche quelle che forniscono servizi alle imprese e alle persone e quelle che operano nel campo del turismo. Le attività agricole e il commercio sono invece escluse.