22/10/2021 - DPB, OK DAL GOVERNO
"Continuano in maniera febbrile i lavori affinché il Paese possa rilanciarsi in maniera significativa - è quanto afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e tirarsi fuori dalle sabbie mobili di una crisi economica che va avanti da anni e che la pandemia ha contribuito ad acuire in maniera sensibile. Ormai da qualche mese, grazie alla diffusione della campagna di vaccinazione e ai risultati ottenuti, è stato possibile ripristinare una normalità a cui da oltre un anno non eravamo più abituati e ovviamente adesso occorre fare i conti con la pesante situazione ereditata a seguito della pandemia. E a livello economico il quadro è sicuramente difficile: tuttavia, con gli sforzi compiuti dai vari Governi e con la possibilità di usufruire delle risorse messe a disposizione anche dall'Europa, la ripresa economica non è un'utopia. Certamente però - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - per far sì che la crescita diventi concreta serve una strategia efficace, con interventi mirati e attraverso l'attuazione di riforme strutturali importanti".
L'ultimo scorcio dell'anno che stiamo vivendo assume di sicuro una grandissima valenza nel processo di ripresa dei vari Paesi dopo lo tsunami sanitario, sociale ed economico rappresentato dal Covid-19, il cui impatto è stato devastante e destabilizzante sotto ogni punto di vista. Adesso però sembra finalmente possibile reagire con forza e decisione, recuperando anche quella fiducia che sembrava essere stata smarrita in maniera preoccupante. In questa complicata battaglia, che è bene ricordare come stia ancora continuando, assume grande peso la capacità dei diversi Paesi di mettere sul piatto le misure necessarie per incentivare il lavoro e favorire la ripresa. Relativamente all'Italia, lo strumento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è indubbiamente quello su cui poggiano le maggiori speranze, in attesa che le riforme diventino finalmente realtà. E in questi giorni è stato messo un altro tassello molto importante in tal senso, poiché dall'Esecutivo è arrivato l'ok al DPB, ossia il Documento Programmatico di Base.
Il Documento in questione può in un certo qual modo essere considerato come una cornice del quadro che poi conterrà la manovra, una sorta di ossatura di base che fornisce un'idea abbastanza concreta di quelli che saranno i contenuti e il raggio d'azione della Manovra stessa. E, considerando il particolare periodo storico in cui ci troviamo, si tratta di provvedimenti il cui peso specifico è davvero enorme. Nel DPB spiccano alcune voci in particolare, prima fra tutte quella che prevede l'impiego di una somma notevole, 9 miliardi di euro, per una questione indicata come prioritaria da tutti, ossia la riduzione del cuneo fiscale. Tagliare le tasse in una fase del genere, dopo l'adozione di misure di sostegno economico rese necessarie dalla pandemia, non è una cosa semplice, nondimeno si tratta di interventi necessari per far ripartire occupazione, consumi e investimenti e rimettere in moto l'economia. Altre misure specifiche saranno lo stanziamento di un miliardo di euro destinato al Reddito di Cittadinanza e di un altro miliardo di euro per affrontare il caro bollette, altro argomento sensibile di cui si parla molto in queste settimane; poi 2 miliardi di euro sono previsti per un altro settore decisamente delicato e duramente provato da quanto accaduto nell'ultimo anno e mezzo, ossia la sanità, e ulteriori 4 miliardi di euro da stanziare a beneficio delle imprese che, in un certo senso, dovranno essere il fulcro della crescita del nostro Paese.
"La posta in gioco è molto alta - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e fattori come oculatezza, lungimiranza, coraggio e lucidità saranno determinanti per scegliere l'indirizzo giusto da dare al futuro del Paese, a partire dai prossimi mesi. Se, come ci si augura, la questione sanitaria verrà definitivamente stabilizzata, bisognerà agire con rinnovato vigore per rilanciare economicamente il nostro Paese che, ricordiamolo, era già in sofferenza da prima dell'avvento del Coronavirus. Oltre ad adottare tutte le misure necessarie per la ripresa - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - sarà indispensabile porre le basi per far sì che nel lungo periodo il Paese possa ritrovare la giusta serenità e si rinnovi, attuando le necessarie riforme e mettendo in discussione tutto ciò che, ancora oggi, penalizza la crescita economica, sociale e culturale".