In tutti i Paesi si continua a lavorare alacremente per dare vita alla crescita, passaggio praticamente obbligato nella fase successiva alla pandemia e ai gravi problemi anche di carattere economico conseguenti. Ogni Governo ha dovuto mettere in atto una strategia ben precisa e, nel caso dei Paesi dell'Unione Europea, presentarla agli altri Stati per poter avere accesso ai Fondi stanziati proprio a tale scopo. Per quel che concerne l'Italia, è stato scelto il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, un progetto strutturato e articolato che mira a realizzare un'ambiziosa fase di ripartenza delle diverse attività. Negli ultimi giorni, tra le iniziative legate al PNRR, è arrivato un importante provvedimento per uno dei settori che potrebbe giocare un ruolo di primo piano, ossia il turismo: la bozza del decreto in questione, infatti, reca una serie di misure interessanti e rappresenta un passo in avanti nel tentativo di valorizzare al meglio un comparto che ha indubbiamente potenzialità e risorse di valore assoluto. È previsto ad esempio, dall'entrata in vigore del provvedimento e fino alla data del 31 dicembre 2024, un credito di imposta pari all'80% delle spese sostenute, detto Superbonus hotel, appannaggio delle strutture che svolgono attività agrituristica, delle imprese alberghiere e di quelle del comparto fieristico, congressuale, ricreativo, turistico, nonché delle imprese balneari, dei complessi termali, dei parchi tematici e dei porti turistici, per specifici interventi. In particolare, il diritto al beneficio si avrà per spese sostenute in relazione a interventi per eliminare le barriere architettoniche, per realizzare il processo di digitalizzazione, per migliorie di carattere edilizio, per favorire le attività termali, per incrementare l'efficienza energetica e per la riqualificazione antisismica. La bozza del decreto contiene anche altre indicazioni: si attende adesso il completamento dell'iter normativo per avere un'idea completa delle misure adottate.