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07/12/2021 - GLOBAL MINIMUM TAX VULNERABILE

Una delle battaglie più importanti ed impegnative degli ultimi anni a livello globale in ambito fiscale è senza dubbio quella relativa alla tassazione da imporre alle grandi aziende operanti in diversi Paesi e alle prese, fino a pochissimo tempo fa, con l'obbligo di pagare al Fisco cifre irrisorie rispetto al volume d'affari generato. La possibilità di godere di questo beneficio enorme era reso possibile da norme e regolamenti non in grado di stare al passo con la realtà dei tempi, almeno fino a qualche mese fa, quando il raggiungimento di un accordo, che può essere definito epocale, fra i diversi Paesi ha fatto sì che si individuasse una percentuale minima da applicare al fatturato dei grandi gruppi operanti in rete come corrispettivo da pagare per le tasse. L'accordo ufficializzato nello scorso mese di ottobre sembrava finalmente aver garantito, dopo una lunga rincorsa, un livello quantomeno accettabile di equità in matria fiscale, con un'aliquota minima globale fissata al 15% nei confronti di società e multinazionali, proprio allo scopo di ridurre il più possibile la pratica di trasferire i profitti verso giurisdizioni a tassazioni decisamente più basse. Un recente studio condotto da esperti in materia fiscale e collegato a un ente come L'OCSE, ha però evidenziato alcune falle nel nuovo sistema, tanto da far notare come, perlomeno nel corso di tutto il decennio, esistano concrete possibilità di aggirare i contenuti dell'accordo sull'aliquota minima condivisa: si tratta in realtà di scappatoie che rischiano di far andare in fumo miliardi di dollari. Ad esempio, un Paese come l'Irlanda continua a risultare ancora molto appetibile, per via del regime particolarmente benevolo in tema di marchi, brevetti e in generale per la proprietà intellettuale: sulla base delle norme in vigore e della situazione esistente anche a seguito dell'accordo sull'aliquota minima da imporre alle società, esiste la possibilità concreta di aggirare le regole fiscali e consentire, di fatto, l'ottenimento di un trattamento molto più favorevole ai grandi gruppi. È dunque evidente come il raggiungimento di obiettivi di importanza inestimabile in tema di tassazione globale vadano sì salutati con soddisfazione, ma senza dimenticare che resta ancora parecchio da fare in tal senso e che la cooperazione fra i diversi Governi è in tal senso uno strumento imprescindibile.