09/12/2021 - ALIQUOTE IVA, IMPORTANTE ACCORDO IN SEDE UE
"Il confronto fra i diversi Paesi che fanno parte dell'Unione Europea è probabilmente lo strumento più importante ed efficace a disposizione di Bruxelles - è quanto sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - sia per quel che concerne il mantenimento di una situazione di equilibrio e di concordia fra i diversi Stati, sia nell'ottica di una competitività a livello di mercato mondiale con cui dover necessariamente fare i conti. E in questa logica di collaborazione sicuramente la materia fiscale ha un ruolo di primissimo piano, a partire dalla lotta all'evasione e all'elusione - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e fino ad arrivare alle decisioni concordate su altri argomenti, come ad esempio l'applicazione dell'aliquota minima globale. Ma le decisioni per una politica condivisa sono tante e relative a diversi temi".
Dall'Europa arrivano novità rilevanti proprio in merito agli accordi fra i diversi Stati, con i vari rappresentanti dei Governi alacremente al lavoro da mesi al fine di cercare le soluzioni più adatte per fronteggiare l'emergenza Covid-19 e, nelle ultime settimane, per pianificare una ripresa economica che rappresenta un obiettivo da raggiungere ad ogni costo. Nei giorni scorsi l'Ecofin, il Consiglio Economia e Finanza dell'Unione Europea, ha portato a compimento una missione importante, ossia l'accordo sulle nuove regole per disciplinare le aliquote dell'Imposta sul Valore Aggiunto da applicare a beni e servizi: l'accordo in oggetto, frutto del lavoro dei Ministri delle Finanze dei Paesi UE, è stato accolto con soddisfazione da parte della Commissione Europea. In conseguenza di quanto detto, viene stabilito che i governi potranno godere di una maggiore flessibilità nelle tariffe che verranno applicate; inoltre, si provvederà ad allineare le norme relative all'IVA in merito a quegli argomenti che rappresentano priorità comuni in seno all'Unione Europea, come ad esempio il sostegno ai processi di digitalizzazione, la lotta ai cambiamenti climatici o la tutela della salute pubblica.
L'accordo raggiunto dai rappresentanti dei Paesi dell'area UE ha notevoli conseguenze per i Paesi interessati, riguardando da vicino i cittadini: in virtù di quanto accaduto, infatti, ogni singolo Stato avrà facoltà di scegliere di applicare l'aliquota Iva più bassa, vale a dire quella del 5% in luogo di quella del 15% a determinate tipologie di beni e servizi. L'elenco dei prodotti a cui verrà applicata l'aliquota minima presenta dunque novità di rilievo, come determinati prodotti che hanno come funzione quella di favorire la tutela della salute pubblica: ad esempio quelli farmaceutici utilizzati a fini medici o veterinari, quelli usati con finalità di contraccezione e di protezione dell'igiene femminile e quelli igienici assorbenti. Spazio anche alle spese per mascherine protettive sanitarie, strumenti atti a compensare la disabilità, giornali, libri, periodici, ingressi a musei, teatri, concerti.
"La possibilità di beneficiare di un'aliquota Iva più bassa in relazione ad alcune spese specifiche va salutata indubbiamente con soddisfazione - sono le parole dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ed è anche un segnale incoraggiante per il futuro, vista l'importanza cruciale della collaborazione fra i Paesi appartenenti all'area UE per uscire da un periodo molto complicato. Riuscire ad alleggerire il carico fiscale sarà una delle sfide più importanti nei prossimi mesi, ma indubbiamente dare dei segnali come quello arrivato pochi giorni fa - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ha un grande significato, anche perché fa capire come, finalmente, ci sia una maggiore attenzione alle esigenze reali della quotidianità dei cittadini".