13/12/2021 - CHIUSURA DELL'AZIENDA SENZA DVR
La ripresa economica del Paese è un obiettivo prioritario per il Governo, soprattutto alla luce delle risorse impiegate e del sostegno corposo arrivato dall'Unione Europea e nell'ambito del Programma Nazionale di Ripresa e Resilienza: tuttavia, sebbene il carattere prioritario e urgente di questo fondamentale obiettivo sia ormai conclamato, questo non implica che tale traguardo debba essere raggiunto dimenticando oneri, doveri e obblighi relativi al mondo del lavoro, specialmente alla luce delle notizie drammatiche in arrivo, con incidenti gravi sul posto di lavoro purtroppo all'ordine del giorno in tutta Italia. Il rispetto delle regole e di tutte le norme esistenti deve essere garantito come e più di prima, e tale linea di condotta emerge con chiarezza anche dalle ultime disposizioni normative adottate. A tal proposito arrivano chiarimenti importanti da una fonte autorevole come l'Ispettorato nazionale del lavoro che, attraverso la circolare n. 4 del 9 dicembre 2021, legata ai dettami del Decreto Fiscale, ossia il decreto Legge n. 146 datato 21 ottobre 2021, chiarisce come esistano nuove ipotesi di gravi violazioni sulla sicurezza del lavoro: in particolare, fari puntati sulle conseguenze derivanti dalla mancata esibizione di un documento fondamentale, ossia il DVR. Qualora infatti l'ispettore del lavoro dovesse constatare la mancata redazione del suddetto Documento di valutazione dei rischi, lo stesso provvederà a disporre lo stop delle attività di impresa e, in sostanza, la chiusura dell'azienda; nel caso in cui detto documento non venisse esibito perchè conservato in un luogo diverso, sarà possibile evitare la chiusura dell'impresa solamente se il Dvr verrà esibito dal datore di lavoro entro le ore 12:00 del giorno successivo.