01/02/2022 - OCCUPAZIONE, INCENTIVI ANCORA IN VIGORE
L'anno da poco iniziato è quello su cui vengono riposte le speranze di poter finalmente superare le grandi difficoltà, sanitarie, sociali ed economiche, legate alla pandemia da Covid-19; tuttavia, nonostante i grandi progressi fatti registrare nel corso del 2021, soprattutto quelli legati alla campagna vaccinale, il sorgere di nuove varianti del virus e la resistenza dello stesso oltre le aspettative, hanno avuto come risultato quello di ridimensionare gli entusiasmi per la fine prossima delle difficoltà legate al Coronavirus e spinto i governi a rivedere la tabella di marcia del ritorno alla normalità. Fra le misure da adottare in Italia, oltre a quelle restrittive e improntate a una maggiore prudenza, troviamo quindi pure quelle che ritornano sulla necessità di accompagnare ancora e sostenere determinati comparti produttivi e il sistema economico nella sua interezza, con un focus particolare anche sulla realtà imprenditoriale nostrana, dove persistono problematiche che richiedono ancora tempo, pazienza e interventi mirati. La situazione di difficoltà geenralizzata ha avuto ovviamente conseguenze diverse sui vari settori ma anche in relazione alle diversità esistenti fra categorie e fra aree geografiche e, com'è facile intuire, c'è chi è stato penalizzato in maniera cnora più grave dalla situazione venutasi a creare, a causa di problemi preesistenti già decisamente notevoli. Il Mezzogiorno italiano lamenta ancora molte difficoltà, decisamente superiori a quelle che riguardano il Nord, così come gli ostacoli incontrati nel mondo del lavoro dai giovani e spesso dalle donne sono decisamente più alti rispetto ad atre categorie; alla luce di questo stato di cose, si è reputato necessario continuare a sostenere chi vive queste difficoltà supplementari. Nel concreto, sono stati confermati per ulteriori sei mesi, e quindi fino al 30 giugno 2022, i bonus all'occupazione che consentono di assumere lavoratori under 36 o donne svantaggiate potendo contare su importanti sgravi contributivi applicando il bonus "decontribuzione Sud", ideato proprio al fine di non far abbassare i livelli di occupazione nelle regioni del Meridione italiano. Il via libera alla conferma di queste misure di sostegno arriva direttamente dall'unione Europea e a comunicarlo è l'Inps, attraverso il messaggio n. 403 del 26 gennaio scorso: per informazioni sui criteri e sulle modalità di richiesta è possibile contattare una delle sedi del Caf Italia presenti su tutto il territorio nazionale.