09/02/2022 - BONUS SUD: INCENTIVI OK, MA NON PER TUTTI
La necessità di spingere la crescita economica del Paese è ormai una priorità assoluta, poiché il corretto e produttivo impiego delle risorse messe a disposizione è un'esigenza ineludibile; tuttavia bisogna considerare il fatto che la crisi economica che ha colpito tutte le economie occidentali da più di un decennio è stata affrontata con grande difficoltà da tutti i governi e tra quelli che non sono mai riusciti a riprendersi completamente c'è purtroppo anche l'Italia. Tra i problemi più importanti ancora da superare permane anche quello relativo alle diversità esistenti fra le diverse macroaree del Paese, con il Sud costantemente in ritardo in termini di produzione e ricchezza e svantaggiato anche in termini di infrastrutture e lavoro: e proprio al fine di provare a ridurre questo gap, negli ultimi anni si sono intensificate le iniziative aventi come obiettivo quello di sostenere la crescita delle regioni meridionali. A tal proprosito merita sicuramente una menzione la Legge n. 208 del 28 dicembre 2015, con particolare riferimento ai commi dal 98 al 108 dell'articolo 1, perchè prevede la possibilità di fruire di un credito di imposta per le imprese del Mezzogiorno. La legge in questione rappresenta sicuramente un importante riferimento nell'ambito di quanto detto ma di recente è tornata alla ribalta anche per un motivo differente, ossia per alcuni chiarimenti necessari forniti dall'Agenzia delle Entrate in merito ai soggetti che possono effettivamente usufruire dei benefici previsti. Il 3 febbraio 2022, infatti, attraverso le risposte n. 68/2022 e 69/2022, l'Amministrazione Finanziaria ha evidenziato un aspetto molto importante, vale a dire che il credito di imposta previsto dalla summenzionata Legge 208/2015 è appannaggio delle sole attività produttive e che per poterne beneficiare è elemento indispensabile l'indipendenza gestionale. Di conseguenza, per accedere al credito di imposta non è sufficiente che la succursale o la filiale di un'azienda sia locata in una delle regioni del Sud, poichè occorre che il ramo di azienda in questione possa provare di avere una propria autonomia decisionale con un centro economico, finanziario e direzionale proprio e non dislocato in altre zone poste al di fuori delle regioni oggetto del bonus in questione.