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25/02/2022 - RIFORME, 2022 ANNO CRUCIALE

"L'anno appena iniziato - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - rappresenta senza dubbio, per molti aspetti, l'anno zero, in particolare per quel che riguarda quanto accaduto nel periodo caratterizzato dalla pandemia globale che ha stravolto la quotidianità di tutti e che tutti i Paesi stanno provando faticosamente a lasciarsi alle spalle. Ovviamente anche l'Italia si trova nelle medesime condizioni, con tante difficoltà già superate e molte altre ancora da fronteggiare, con la necessità assoluta di trasformare le soluzioni attuate per superare le emergenze in grandi opportunità per rilanciare l'economia. Ed è proprio la ripresa economica l'obiettivo fondamentale da non fallire - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - anche e soprattutto in virtù delle imponenti risorse messe a disposizione anche attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, strumento principe dal punto di vista strategico e organizzativo della fase di crescita del Paese".

Il PNRR è indubbiamente il fulcro della nuova fase appena iniziata per il nostro Paese, fermo restando la necessità di superare definitivamente le conseguenze del Covid-19, ancora purtroppo presenti e tangibili nella vita di tutti i giorni. Ma se il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è il cardine di questa nuova e, si spera, positiva stagione, restano ineludibili e urgenti anche altre misure che, a dire il vero, somo in agenda da anni e sono diventate ancor più necessarie proprio in conseguenza di quanto accaduto negli ultimi due anni. Una delle parole più importanti del 2022 dovrà essere infatti il termine "riforma" che in realtà, calato nella nostra realtà nazionale, è più calzante al plurale. Il 2022 è infatti indicato da molti come l'anno delle riforme che dovranno interessare diversi, importantissimi ambiti del nostro Paese e che tra l'altro vanno a incastrarsi prorpio con numerose attività legate proprio al PNRR.

In particolare, da qui fino al mese di dicembre, le riforme da mettere in atto saranno numerose e legate a diversi settori e la loro importanza strategica sarà assolutamente di prim'ordine: in sostanza, attraverso le riforme si punta a definire in maniera compiuta e completa quella indispensabile cornice normativa che permetterà poi, da qui ai prossimi anni (in particolare il 2026) di concentrarsi in maniera produttiva sull'utilizzo effettivo e pratico della grandi risorse messe a disposizione per raggiungere gli ambiziosi obiettivi individuati. E così i lavori sono già iniziati e dovranno procedere speditamente riguardando praticamente tutte le voci chiave: i provvedimenti riguarderanno infatti la giustizia a tutti i livelli, interessando quella civile, quella penale e quella tributaria, ma anche il mondo del lavoro, senza trascurare le infrastrutture, la transizione digitale e quella ambientale, l'innovazione tecnologica e la crescita del settore culturale tout court.

"Le riforme assumono adesso un ruolo di assoluta centralità nella complessa operazione di rilancio del Paese - sostiene l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e occorre finalmente pianificarle e realizzarle con grandissimo senso di responsabilità ma anche con una certa celerità. Tanti provvedimenti sono stati troppe volte rimandati, spesso con colpevole superficialità, con il risultato che in tanti settori il nostro Paese non è stato in grado di tenere il passo con la realtà circostante. Ora, anche a seguito di una serie di fattori esterni e in considerazione dei cambiamenti necessari anche di vasta portata, legati al PNRR, bisogna recuperare il tempo perduto - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e portare a termine tutti gli interventi indispensabili per la crescita".