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11/03/2022 - PATRIMONIO CULTURALE DA TUTELARE E VALORIZZARE

"L'Italia può vantare una ricchezza paesaggistica, artistica e culturale di primissimo ordine, con pochi eguali al mondo, tanto da essere inserita costantemente tra le mete più belle del Pianeta - sono le parole dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - fino a essere indicata come la prima in assoluta in tantissime graduatorie basate sul gusto dei viaggiatori o come meta da sogno per chi vive in altri continenti. Pensare di non assegnare un ruolo preminente alla cultura, alle nostre infinite risorse naturali, alla ricchezza e alla varietà dei nostri sapori, alla nostra storia, sarebbe davvero un errore imperdonabile, peraltro purtroppo già commesso ripetutamente in passato. Crediamo fermamente che la rinascita economica del Paese - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - debba passare anche da questo settore, attraverso strategie di ampio respiro capaci di valorizzare le nostre straordinarie città, i borghi, le metropoli, i paesini, facendo del turismo in entrata una leva formidabile per la ripartenza del sistema economico. Un cambiamento di prospettive, di organizzazione e di progettualità potrebbe davvero essere una carta vincente".

Il sistema economico italiano è ancora in piena convalescenza dopo la lunga parentesi del Covid - 19, così come del resto sta accadendo nella stragrande maggioranza degli altri Paesi, con i vari governi impegnati nella fase di ripartenza dopo i difficilissimi mesi contraddistinti dalla pandemia e dalla necessità di ricorrere a severe misure restrittive, estremamente penalizzanti per l'economia. Il settore turistico è chiamato adesso a risalire dopo le macerie di chiusure, restrizioni e divieti che hanno sconquassato l'ordinarietà di un comparto variegato e che riguarda numerosi tipi di attività imprenditoriali. Per quanto riguarda l'Italia sono state approntate misure immediate di sostegno per le aziende ma adesso occorre sicuramente cambiare marcia e dare un aiuto differente, ovviamente in linea con quanto previsto dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e con la possibilità di beneficiare di risore significative. Ancora una volta però, come acaduto in numerose altre circostanze in passato, esiste la possibilità che ci sia il problema di non sapere come impiegare tali risorse, con il verificarsi di un'ipotesi per molti aspetti paradossale: non essere in grado di spendere i soldi messi a disposizione.

I prossimi mesi saranno decisivi in tal senso e si spera che si possa dare finalmente una svolta, attesa da lunghissimo tempo, al processo di valorizzazione del settore turistico italiano. Intanto in materia di tutela del patrimonio storico, artistico e naturale arrivano segnali molto importanti che indicano, anche a livello simbolico, come ci sia un cambiamento di prospettiva riguardo al modo in cui tale inestimabile patrimonio deve essere considerato, ossia meritevole della massima importanza: in particolare, alla Camera è arrivato l'ok definitivo a un provvedimento di grande valore, vale a dire la legge relativa ai reati contro il patrimonio culturale, caratterizzata da un deciso inasprimento delle pene per i soggetti che danneggiano i monumenti, le opere d'arte o le bellezze naturali nel nostro Paese. In sostanza,, secondo le novità normative in questione, è previsto il carcere fino a 5 anni e multa fino a 15 mila euro per chi imbratta o deturpa beni culturali e paesaggistici; per quel che concerne la confisca, essa si estende anche a chi ricicla o autoricicla beni artistici. Riguardo a un altro capitolo delicato, ossia la contraffazione di opere d'arte, si arriva a punire i soggetti che si macchiano di tale reato con la reclusione da 1 a 5 anni e la multa da 3.000 a 10.000 euro. Anche per le società le sanzioni diventano decisamente più dure, poichè si prevede la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche al verificarsi di delitti contro il patrimonio culturale giudicati commessi nel loro interesse o a loro vantaggio. 

"La tutela del nostro immenso patrimonio artistico e culturale - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - è una questione della massima importanza e, come tale, richiede fermezza e chiarezza anche per quel che concerne le regole da applicare e da far rispettare. L'inasprimento delle misure punitive rappresenta sicuramente un importante segnale in tal senso è reputiamo doveroso fare di tutto per difendere tale inestimabile ricchezza. La speranza adesso - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è che si provveda a valorizzare queste straordinarie risorse e far sì che il settore turistico è quello della cultura possano finalmente ripartire con forza e senza intoppi".