25/03/2022 - LAVORO: CAMBIAMENTI IMPORTANTI PER I TIROCINI
"Il sistema di gestione del lavoro nel nostro Paese rappresenta un problema di grande complessità - sostiene la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e negli anni ci si è resi conto in maniera purtroppo sempre più netta ed evidente di come la situazione continui a rimanere parecchio ingarbugliata, a danno di tutti, soprattutto di aziende e lavoratori. L'occupazione ha risentito parecchio, in negativo, di situazioni particolari, con una miriade di forme contrattuali che, invece di favorire la flessibilità e l'aumento degli impieghi, ha dato vita a un meccanismo dannoso, caratterizzato da incerteza, precarietà diffusa, incapacità di far fronte a un mercato sempre più globalizzato e purtroppo a una vera e propria eorragia di cervelli in fuga. La necessità di interventi mirati e di una profonda riforma del mondo dell'occupazione è più che mai impellente, anche perchè fenomeni come la disoccupazione giovanile, la difficoltà incontrate ancora oggi dalle donne che lavorano e il persistere di un netto divario fra le regioni del Nord e quelle del Mezzogiorno - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - continuano purtroppo a penalizzare lo sviluppo e la crescita economica del Paese".
Il mondo del lavoro presenta purtroppo ancora numerose pecche ed occorre intervenire per sistemare tante situazioni poco chiare e molto spesso al confine della legalità; ma i problemi riguardano in realtà anche altre importanti voci legate al lavoro, a cominciare dal momento della formazione. A tale riguardo si sta provando a mettere in atto cambiamenti importanti che ossano valorizzare l'universo occupazionale tout coourt, a partire proprio da ciò che riguarda la preparazione di coloro che si affacciano al complesso mondo del lavoro sin dal periodo formativo. Purtroppo i tirocini extracurriculari e gli stage, strumenti che in teoria dovrebbero consentire al giovane che affronta tale percorso di acquisire competenze, esperienza e abilità da applicare poi nella propria esperienza lavorativa, diventano l'occasione per le aziende di usufruire di un supporto lavorativo scarsamente o per nulla remunerato, facendo venir meno completamente il senso stesso di determinate esperienze, generando tra l'altro un senso di frustrazione per il tirocinante o lo stagista, che finisce per sentirsi sfruttato senza poter essere adeguatamente formato.
Nei giorni scorsi è arrivata una novità importante che punta a incidere in maniera riòevante sul modus operandi dei datori di lavoro che hanno in azienda stagisti o tirocinanti: in particolare, viene stabilito che l'uso fraudolento di tali strumenti e la mancata indennità comporteranno l'applicazione di sanzioni severe, in linea con le nuove disposizioni introdotte dall'ultima Legge di Bilancio, ossia la Legge n. 234 del 30 dicembre 2021. Il comma n. 720 della summenzionata Legge di Bilancio 2022 definisce il tirocinio come “percorso formativo di alternanza tra studio e lavoro, finalizzato all’orientamento e alla formazione professionale, anche per migliorare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. Qualora sia funzionale al conseguimento di un titolo di studio formalmente riconosciuto, il tirocinio si definisce curriculare.” In definitiva, quindi, multe e norme molto più stringenti e severe, con sanzioniche andranno da 1.000 a 6.000 euro.
"Il momento della formazione è molto importante e crediamo che sia il caso di valorizzarlo al massimo grado attraverso una programmazione strategica di ampio respiro - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - che possa preparare in maniera adeguata e opportuna chiunque arrivi alle porte del mondo del lavoro. Da anni si sostiene, giustamente a nostro parere, che occorre cambiare prospettiva davanti a tali situazioni, cercando di non rincorrere a ogni costo effimeri vantaggi di breve durata e, soprattutto, poggianti su situazioni legalmente poco nitide: speriamo che presto si arrivi a una diversa concezione riguardo al valore di stage e tirocini - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - e che anche la riforma fiscale possa andare in soccorso delle aziende, dando loro meno pressioni e più libertà d'azione per poter investire tempo e denaro nella formazione dei lavoratori".