13/04/2022 - ANTIRICICLAGGIO AL LAVORO NELLE P.A. PER I FONDI PNRR
Il piano strategico per l'utilizzo corretto delle ingenti risorse stanziate al fine di far ripartire l'economia italiana, al pari di quanto accade negli altri Paesi sotto l'egida di Bruxelles e in generale nel resto del mondo, è sottoposto a regole rigide da rispettare con grande scrupolosità, a cominciare dalle tempistiche stabilite e passando dagli obiettivi che devono essere raggiunti. La severità legata a questo tipo di operazioni ha quindi una ragion d'essere ben precisa, riscontrabile nella necessità assoluta di far sì che un tale esborso non vada sprecato o anxhe solo utilizzato in maniera parziale o inadeguata: oltre a tali ragioni di ordine programmatico e pragmatico, esistono anche motivazioni di diverso tenore ma parimenti importanti. Le grosse somme in questione, inevitabilmente, hanno attirato l'attenzione di organizzazioni terroristiche e criminalità organizzata per cui esiste il rischio concreto che esse possano andare a ingrossare un mercato già florido e partciolarmente pericoloso: a tale riguardo è di fondamentale importanza l'insieme di attività poste in essere al fine di combattere il riciclaggio di denaro. Di conseguenza, i controlli antiriciclaggio sono già funzionanti e operano senza soluzioni di continuità, interessando anche in primo piano le Pubbliche Amministrazioni: a tale riguardo è obbligatorio provvedere alla nomina di un gestore incaricato di vagliare le informazioni disponibili su ogni singolo intervento riconducibile al piano, gestore che dovrà altresì valutare l'eventuale ricorrenza di sospetti da comunicare alla Unità di informazione finanziaria, la task force facente capo Banca di Italia per il contrasto al riciclaggio. La nomina della figura in questione è quindi obbligo ineludible per quelle Pubbliche Amministrazioni che hanno l'onere di gestire i fondi e i piani previsti dal piano.