02/05/2022 - CARO CONSUMI, NECESSARIE POLITICHE FISCALI ADEGUATE
La crescita dell'inflazione e il considerevole aumento dei costi di beni e servizi essenziali, in primis quelli relativi all'energia, hanno decisamente raffreddato l'entusiasmo diffuso in merito alla sensazione che la ripresa economica sarebbe avvenuta in maniera impetuosa e rapida: tale cambiamento di prospettiva riguarda non solo l'Italia, ma tutti i Paesi in generale ed è finito inevitabilmente al centro delle discussioni anche in seno all'Unione Europea. Di recente, ad esempio, si è espressa sul tema un soggetto autorevole come la Banca Centrale Europea, che ha posto l'attenzione su una situazione molto insidiosa e che non deve essere sottovalutata, perché riguarda in pieno una larga fetta della popolazione, in special modo le famiglie a basso reddito. La BCE ha evidenziato come l'approvvigionamento dell'energia rappresenta qualcosa di estremamente importante, poiché riguarda un bene di consumo necessario: l'aumento dei costi sta costringendo di conseguenza numerose famiglie a intaccare i risparmi per sostenere questo tipo di spesa, finita ormai fuori dal consueto budget. A tal proposito occorre, secondo la banca centrale Europea, intervenire in maniera concreta, ad esempio attraverso l'adozione di politiche di natura fiscale mirate, capaci di limitare l'impatto di tale novità sui soggetti più vulnerabli e maggiormente esposti, come per l'appunto le famiglie con redditi più bassi. Tale considerazione da parte della BCE è destinata dunque a suscitare una riflessione importante che potrebbe, anche nel breve perodo, portare a possibili soluzioni al riguardo.