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13/05/2022 - ITALIA, IDENTITA' DIGITALE SEMPRE PIU' DIFFUSA

Il processo di modernizzazione del Paese, a partire da tutto ciò che riguarda in primis la Pubblica Amministrazione, ha conosciuto negli ultimi anni una grande accelerazione, tanto che si punta sempre più a snellire gli adempimenti burocratici e a ridurre per quanto possibile il problema delle code chilometriche negli uffici puntando sui servizi online in maniera sempre più massiccia; indubbiamente, la pandemia da Covid-19 ha per forza di cose reso necessario il ricorso costante a tale modalità nei rapporti fra cittadini e istituzioni e anche per il futuro si prospetta che tale tendenza venga confermata. A dare una spinta ulteriore, tra l'altro decisamente notevole, al processo di modernizzazione in atto è lo strumento guida di questa fase post- pandemia, vale a dire il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza che ha individuato tra gli obiettivi princiapali da portare a termine la transizione digitale del Paese: a tale proposito va detto che si sta andando sicuramente nella giusta direzione e che uno dei dati più rilevanti al riguardo è che in Italia ci sono più di 30 milioni di identità digitali SPID, con una grande impennata di attivazioni negli ultimi 12 mesi, periodo in cui ne sono state create ben 10 milioni. A corroborare la tesi del ricorso sempre più diffuso all'identità digitale pure per usufruire dei servizi della Pubblica Amministrazione arrivano anche altri dati molto importanti, come ad esempio quello relativo al numero di accessi nel 2021, che ha superato il mezzo miliardo, e il medesimo relativo al primo trimestre 2022, che si attesta già a 330 miioni circa; riguardo ai traguardi legati al PNRR, è stato già raggiunto quello fissato per il 2022, pari al 38% della popolazione come obiettivo annuale di diffusione dell'identità digitale, e con ogni probabilità si raggiungerà con largo anticipo quello previsto per il 2023, individuato nel 46% della popolazione.