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16/06/2022 - BONUS 200 EURO, NUOVE INDICAZIONI

Il tanto sospirato ritorno alla normalità dopo i due anni caratterizzati dalla pandemia da Covid-19 e dalle relative restrizioni è difficoltà, si sta via via concretizzando, sebbene permangono ancora alcune misure da rispettare. Per quel che riguarda invece la ripresa economica il discorso è sicuramente diverso e si sta rivelando più complicato del previsto, anche perché nel frattempo la guerra in atto nei territori ucraini ha avuto e continua ad avere ripercussioni importanti anche nel nostro Paese e nell'intwraxarea UE. Il caro vita in atto, legato a diversi fenomeni, in primis la crescita, esponenziale dei prezzi di molte materie, ha portato anche all'aumento vertiginoso delle bollette, dei prezzi della benzina e di numerose altre spese relative a beni necessari. Le misure da contrapporre a tali nuove importanti problematiche devono essere studiate e vagliate con grande attenzione: nel frattempo però il Governo ha dato l'ok per un intervento una tantum che ovviamente non rappresenta una soluzione, ma che vuole essere un piccolo sostegno per tanti cittadini messi in difficoltà da quanto sta accadendo: si tratta di un bonus da 200 euro che sarà appannaggio di una vasta fetta della popolazione, ossia di oltre 30 milioni di beneficiari. Questa misura riguarderà anche i lavoratori dipendenti, si quali il bonus in oggetto verrà accreditato in busta paga: non sono ancora complete le informazioni riguardo tale intervento ma finalmente si inizia a fare un po' di chiarezza in merito: una importantissima precisazione riguarda proprio i lavoratori dipendenti del settore privato. In particolare viene specificato che ogni lavoratore dovrà presentare un'autodichiarazione nella quale afferma di non essere titolare né di un trattamento pensionistico né tantomeno di reddito di cittadinanza. Qualora invece il lavoratore fosse titolare di più rapporti di lavoro, potrà procedere comunque alla richiesta del pagamento dell'indennità, ma dovrà dichiarare di non avere avanzato la medesima richiesta ad altri datori di lavoro. Per quel che concerne  i dipendenti pubblici, invece, con tutta probabilità la dichiarazione non sarà necessaria.