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08/07/2022 - EVASIONE, ANCHE UN ALGORITMO PER COMBATTERLA

"La battaglia contro i fenomeni di elusione e di evasione fiscale continua senza soluzione di continuità nel nostro Paese, in piena sintonia del resto con tutti i Governi dell'area UE e, più in generale, con i Paesi legati A all'OCSE - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e si valutano a tale scopo sempre nuovi possibili strumenti potenzialmente in grado di garantire una maggiore efficacia in tal senso. I risultati raggiunti negli ultimi anni sono indubbiamente sempre più importanti, ma rimane anciea moltissimo lavoro da fare al riguardo. I reati contro l'Erario - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - hanno sottratto nel tempo somme enormi allo Stato e di conseguente a tutti i cittadini e le cifre relative al fenomeno in questione restano ancora molto elevate, per cui occorre intensificare gli impegni in questa battaglia e ricercare sempre nuove soluzioni adeguate all'importanza della posta in gioco".

Dopo l'annuncio dell'arrivo di nuovi strumenti da impiegare nella lotta all'evasione, arriva il via libera per l'ufficializzazione di uno tra i più attesi e sponsorizzati: si tratta dell'algoritmo che dovrà, nelle intenzioni, rendere più efficace e precisa la ricerca di soggetti che evadono il Fisco. A inaugurare tae importante novità è la Circolare dell'Agenzia delle Entrate 21/E del 20 giugno scorso, avente per oggetto "Indirizzi operativi e linee guida per il 2022 sulla prevenzione e contrasto all’evasione fiscale, nonché sulle attività relative al contenzioso tributario, alla consulenza e ai servizi ai contribuenti". L'algoritmo in questione scaturisce dal lavoro di un software molto particolare, "Verifica dei rapporti finanziari", che verrà citato con l'acronimo "Vera". Le Entrate hanno provveduto a comunicare come tale nuovo strumento agirà sempre nel rispetto delle norme sul rispetto della privacy, come peraltro dimostrato dall'ok del Garante in materia. Elemento fondamentale in tal senso è l'anonimato, poichè nella prima fase istruttoria i dati che verranno raccolti in relazione a determinate anomalie non verranno associati al nome e cognome del contribuente a cui si riferiscono, bensì a un codice.

Spostando l'attenzione sulla maniera in cui è concepito il funzionamento del software Vera, è sempre l'Agenzia delle Entrate a fornire i dettagli del caso, evidenziando come, ancora una volta, la maggiore efficacia che si spera possa avere l'algoritmo è sempre basata sulla condivisione di dati e informazioni: sarà infatti l'incrocio dei dati a disposizione, relativi al contribuente, a fornire un quadro complessivo da cui poter evincere anomalie, casi sospetti e situazioni degne di un controllo ancora più approfondito e puntuale. Mettendo infatti insieme dati delle carte di credito, dei conti correnti, del patrimonio immobiliare e di quello relativo ai beni mobili posseduti, oltre che quelli relativi alle dichiarazioni fiscali dei contribuenti e quelli dell'anagrafe tributaria, si avrebbe un insieme di indicatori di grande rilevanza per poter effettuare delle valutazioni attendibli e per poter scegliere di monitorare con maggiore attenzione l'evoluzione di determinate situazioni.

"La lotta senza quartiere ai reati fiscali, lo diciamo da moltissimo tempo, rimane in assoluto una degli obiettivi principali per il nostro Paese - afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - così come resta una sfida di primaria importanza a livello globale, con organismi sovranzazionali come l'Unione Europea e l'OCSE costantemente impegnati a trovare soluzioni efficaci e misure in grado di combattere tale fenomeno che, ricordiamo, priva le casse degli Stati di enormi risorse ogni anno. Di conseguenza, reputiamo una cosa molto positiva il fatto che vengano implementate le misure adottate a tale scopo, soprattutto se capaci di portare risultati importanti a favore dell legalità e, in generale, della giustizia e dell'equità sociale. Naturalmente la speranza è che presto si arrivi al raggiungimento di un diverso grado di consapevolezza da parte dei cittadini nella loro veste di contribuenti - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - e che, allo stesso tempo, il sistema fiscale italiano possa vivere quell'insieme di cambiamenti attesi da molto tempo, per essere in linea con i principi fondamentali di trasparenza, sostenibilità ed equità".