22/07/2022 - NUOVI FONDI IN ARRIVO PER SVILUPPO E COESIONE
"Nonostante persista un clima diffuso di grande incertezza nel Mondo Occidentale e in particolare nel Vecchio Continente - dice l'Amministratore Unico del CAF Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - continuano ad arrivare segnali importanti da Bruxelles riguardo la volontà di spingere in maniera concreta i Paesi lungo la strada della ripresa economica, strada fattasi negli ultimi mesi più tortuosa e accidentata del previsto, anche per via della guerra in Ucraina. Il nostro Paese, come accade anche per gli altri Stati membri, continua a beneficiare di importanti misure di sostegno - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - proprio al fine di poter superare i problemi ancora presenti, molti dei quali aggravati sì dalla pandemia ma esistenti già molto prima che il Covid portasse scompiglio in tutto il mondo. Non utilizzare in maniera adeguata tali somme sarebbe sicuramente imperdonabile".
Il nostro Paese continua ad avere, per fortuna, la possibilità di beneficiare di importanti risorse da impiegare in determinati settori e per affrontare criticità radicate nella nostra storia e che ovviamente i due anni di pandemia hanno esacerbato e reso ancora più spinose. L'obiettivo della crescita economica non può essere disatteso, così come è assolutamente indispensabile soddisfare le richieste indicate con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per non perdere gli importantissimi fondi messi a disposizione proprio al fine di stimolare, promuovere e indirizzare la ripresa economica. E proprio in questi ultimi giorni è arrivata un'altra comunicazione di grande rilievo in tal senso, poichè l'Italia incamera somme ingenti che rappresentano la più grnde dotazione di fondi strutturali mai ricevuta dall'Europa: al nostro Paese, infatti, arrivano 75 miliardi di euro, con be 46 miliardi e 600 milioi di euro destinati alle regioni del Mezzogiorno.
Il periodo di riferimento per l'utilizzo di tali risorse è quello che va dal 2021 al 2027, Parte quindi ufficialmente il ciclo di programmazione relativo all'impiego di tali fondi europei, che segue quindi quello del 2014-2020, periodo in cui le risorse a dsposizione erano state sì notevoli, ma decisamente inferiori, con 10 miliardi di euro in meno a disposizione (e il 22% di risorse in meno). Le somme in questione saranno ripartite su tutto il territorio nazionale, andando a soddisfare richieste relative a specifiche problematiche e interesseranno quindi tutte le regioni del nostro Paese. Andando un po' più nello specifico, le regioni più sviluppate potranno contare su introiti pari a 23,882 miliardi, quelle in transizione dovranno "accontentarsi" di quacosa come 3,612 miliardi mentre quelle meno sviluppate faranno la parte del leone, con l'assegnazione di 46,575 miliardi di euro. Relativamente ai temi interessati, va indubbiamente segnalato il progetto di potenziamento del programma per le città metropolitane, che verrà esteso anche alle città del Sud di medie dimensioni, con 3 miliardi di euro destinati allo scopo; molto interessante anche la scelta di destinare 625 milioni di euro per le regioni del Meridione nell'ambito del programma nazionale per la salute.
"Il grande fermento che si registra in questo particolare momento storico rappresenta indubbiamente un segnale molto positivo per la costante ricerca di cambiamento e di progresso - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - specialmente in questa fase, in cui intraprendenza, coraggio e lungimiranza sono strumenti di grande valore per far ripartire l'economia. La speranza è queste idee e questa buona predisposizione generale possano trasformarsi in cambiamenti, riforme, investimenti e in tutto ciò che è necessario per spronare la crescita e il mondo del lavoro. Agire in tempi rapidi e con lucidità, cercando anche di far crescere le zone più in difficoltà - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è una missione da non fallire per il nostro Paese".