01/08/2022 - DIGITALIZZAZIONE, ITALIA IN RITARDO
Il processo di modernizzazione degli ultimi anni continua e un esame imprevisto di cui si sarebbe fatto volentieri a meno è quello del periodo caratterizzato dalla pandemia da COVID-19: lo stop forzato a determinate attività e il cambiamento di prospettive a cui il mondo del lavoro ha dovuto inevitabilmente abituarsi hanno in un certo senso tastato il polso al grado di evoluzione dell'efficienza digitale dei Paesi, delle Pubbliche Amministrazioni, delle imprese. Tuttavia il quadro che emerge oggi, con l'allarme per il Coronavirus ancora vivo ma sicuramente meno invasivo e pervasivo, ci parla di una realtà che deve ancora fare i conti con un livello di sviluppo che va considerato non ancora soddisfacente, perlomeno in Europa. Se è vero che in linea generale c'è sicuramente da accelerare la crescita dei processi di digitalizzazione nel Vecchio Continente, va poi analizzata la situazione relative va ai singoli Paesi che fanno capo a Bruxelles e, in questo senso, il nostro Paese risulta essere in particolare difficoltà. Nel novero dei Paesi a targa UE, infatti, l'Italia risulta essere al diciottesimo posto in graduatoria su 27 Stati per quel che concerne la digitalizzazione dell'economia: vero è che la situazione sta piano piano migliorando, ma i progressi risultano essere ancora troppo lenti e andranno incoraggiati attraverso l'intorduzione di misure e accorgimenti capaci di apportare i dovuti cambiamenti, In particolare va segnalato che è inferiore alla media europea la percentuale di specialisti digitali nell'ambito della forza lavoro, così come è ancora non soddisfacente la situazione relativa alla connettività.