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25/08/2022 - IL SETTORE CULTURALE DA' SEGNALI DI RIPRESA

Quella che volge al termine è una stagione estiva alquanto particolare, in cui la paura del Covid, pur permanendo la necessità di stare sempre vigili verso un nemico che più volte si è dimostrato tenace e pericoloso, è comunque andata via via scemando e, di conseguenza, il ritorno alla normalità si sta ripristinando. Ad ogni modo il lasso di tempo trascorso dall'irrompere della pandemia fino a oggi è decisamente lungo, per cui non è facile immaginare che la ogni cosa possa tornare al suo posto senza cambiamenti. In realtà l'auspicio è la ripartenza del Paese possa finalmente dare una scossa e avviare un processo di crescita economica frustrato per ben tre lustri ed è opinione comune che tra i settori meno valorizzati in Italia, visto l'enorme potenziale a disposizione, ci siano quello turistico e quello culturale, che spesso vanno a braccetto. A tal proposito arrivano notizie positive, che parlano fortunatamente di una ripresa fatta registrare nei mesi estivi di quest'anno: si tratta di un dato incoraggiabte ma che non deve dare luogo a facili entusiasmi, anche perché ancora non si sono raggiunti i livelli pre-Covid che, tra l'altro, non erano esaltanti. La crescita del settore culturale rimane una necessità di assoluto valore per un Paese come il nostro e potrebbe realmente dare un forte stimolo alla crescita e all'occupazione. Eventi enogastronomici, festival musicali, concerti, rappresentazioni teatrali, visite a musei e siti archeologici, presentazioni letterarie, offerta cinematografica anche all'aperto: l'offerta culturale è indubbiamente molto ampia e variegata e con adeguati investimenti nel settore, unitamente a un lavoro di valorizzazione sul territorio nazionale, a cominciare da una pubblicità efficace, si potrebbero davvero raggiungere risultati significativi anche a livello economico.