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26/08/2022 - PAGARE GLI STIPENDI CON L'IVA? E' REATO

Ciò che spetta all'erario, in linea con quanto stabilito dalle leggi in vigore, non può essere evaso o eluso ovviamente: ma si configura un reato anche nel caso in cui le somme destinate al pagamento dell'IVA vengano utilizzate per provvedere a pagare gli stipendi ai dipendenti. Neanche un atto dovuto verso i lavoratori, che sembra addirittura nobile al verificarsi di casi di grande difficoltà per chi guida un'azienda, può essere giustificazione plausibile per venir meno ai propri doveri con il Fisco. L'imposta sul Valore Aggiunto, quindi, va pagata sempre, senza se e senza ma, neanche se la scelta di non farlo va nella direzione della volontà di garantire la continuità aziendale. La sentenza a firma della Corte di Cassazione (numero 30628) depositata in data 5 agosto 2022 è molto chiara in merito, facendo riferimento per l'esattezza alla violazione dell'articolo 10-ter del' Decreto Legislativo n. 74 del 10 marzo 2000, relativo per l'appunto all'omesso versamento dell'IVA: in particolare, i giudici evidenziano come l'art. 10-ter, del provvdimento sopra citato richiede il dolo generico, «per la cui integrazione è, perciò, sufficiente la consapevolezza, in capo all'agente, di non voler versare all'Erario le ritenute effettuate». Per rendere ancor più esplicita la linea adottata, la Cassazione ha altresì affermato che «omesso pagamento dell'Iva, non può essere scusata, sul piano dell'illiceità penale, per aver scelto di destinare le somme disponibili al pagamento delle retribuzioni di dipendenti, fornitori strategici e contributi previdenziali». «Dinanzi al sorgere delle due obbligazioni, contribuzione dei lavoratori e pagamento delle imposte, l'imputato avrebbe dovuto accantonare le somme corrispondenti al debito tributario» per versare l'imposta «entro il termine di legge».