Il sistema fiscale italiano è chiamato a cambiamenti di grande rilevanza da qui in avanti, a cominciare dalla tanto attesa riforma che, dopo anni e anni di tentennamenti, rinvii e nulla di fatto, pare finalmente potersi concretizzare. Non sarà un processo rapido e semplice, come magari si era pensato qualche mese fa: non mancano sin da ora complicazioni, scontri e passo indietro, ma qualcosa si muove e ci attende una stagione di novità di sicuro interesse. In un contesto di cambiamenti tecnici e normativi che andranno a interessare la vasta platea dei contribuenti e che saranno elementi di primaria importanza anche nel confronto politico, emerge proprio in questi giorni come in ogni caso i prossimi anni saranno caratterizzati dal ricorso al digitale. Tale orientamento è stato reso esplicito dalla recente lettura della convenzione triennale per il periodo 2022 - 2024: il documento in questione riguarda Agenzia delle Entrate e Agenzia delle Entrate Riscossione e il Ministero dell'Economia e delle Finanze. Tra gli obiettivi fondamentali naturalmente vi è la corretta gestione dei fondi derivanti dal PNRR e la capacità di mettere in piedi un sistema fiscale rinnovato in grado di mettersi al passo con i tempi e con le mutate esigenze sociali ed economiche. Le finalità di maggior rilievo a cui si guarda sono relative anche alla semplificazione dei corretti e tempestivi adempimenti del contribuente nonché al miglioramento dei servizi che, oltre all'incremento del ricorso alla digitalizzazione, passa anche attraverso un sostegno concreto all'attività interpretativa dei contribuenti, non sempre agevole in un sistema fiscale generalmente complesso come quello italiano. Inoltre, degno di attenzione anche l'obiettivo di migliorare il sistema informativo relativo al patrimonio immobiliare. Sono altresì di primaria importanza la necessità di favorire un rapporto di maggiore collaborazione tra Erario e contribuenti e l: intensificazione dei controlli nell'ambito della lotta senza quartiere a elusione ed evasione fiscale.