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31/08/2022 - ITALIA, IL RISCHIO DI ATTACCHI INFORMATICI RESTA ALTO

Il mondo sempre più legato alle dinamiche della rete ha imparato a fare rapidamente i conti con i rischi connessi a questa realtà che ha indubbiamente cambiato i rapporti fra cittadini, Stati, aziende e Amministrazioni Pubbliche. La possibilità che i profili i rete subiscano attacchi, infatti, diventa sempre più concreto ed è necessario rendere sempre più efficaci le dovute contromisure, poichè se è vero che i sistemi di fesa in tal senso vanno sempre più affinandosi, è altrettanto vero che le violazioni in materia sono costantemente in aumento. Dalle più recenti indagini condotte sull'argomento emerge che in fatto di cybersecurity l'Italia si scopre particolarmente vulnerabile o, quantomeno, tra le vittime più interessate dagli attacchi in rete, posizionandosi al terzo posto in Europa e al quarto nella graduatoria mondiale, dietro a Stati Uniti, Germania e Francia. A dare una maggiore concretezza a queste informazioni arrivano i dati relativi al 2021: lo scorso anno, infatti, il Centro nazionale anticrimine informatico per la protezione delle infrastrutture critiche della Polizia postale, si è trovato a dover gestire qualcosa come circa 15 attacchi informatici considerati significativi al giorno, quindi oltre 5mila in totale. Bersaglio di questi attacchi sono i servizi informatici di sistemi istituzionali, infrastrutture critiche informatizzate di interesse nazionale, infrastrutture sensibili di interesse regionale, grandi imprese. In Italia poi risultano essere soggtti particolarmente a rischio gli anziani e i giovanissimi e va sicuramente considerato un dato su tutti, ossia il fatto che è capitato a una percentuale pari al 64,4% di soggetti, tra cittadini privati e imprese, di essere oggetto di continue comunicazioni ingannevoli per ottenere dati sensibili, soprattutto attraverso le e-mail