09/09/2022 - CARO ENERGIA, APPROVATO IL PIANO DI RISPARMIO
"Il mondo vive anni di grande difficoltà diffusa e generalizzata - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e la necessità di trovare delle soluzioni efficaci si fa sempre più stringente. Ogni singolo Governo è chiamato a mettere in atto misure in grado di attutire lo shock legato a cause importanti e di livello internazionale, senza trascurare altresì una visione di insieme con gli altri Governi che richiede collaborazione e condivisione per affrontare e superare determinati ostacoli. La situazione è alquanto delicata e purtroppo - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - non appare di facile e veloce risoluzione, per cui occorre intervenire con prontezza e lucidità".
Il panorama nazionale, così come quello internazionale del resto, è ancora alle prese con le gravi conseguenze di due anni contraddistinti dal Covid - 19: superata la fase acuta di una pandemia mondiale di proporzioni enormi, con il graduale ma costante ritorno alla normalità si prevedeva di far ripartire i vari sistemi economici con grande entusiasmo e con il fondamentale sostegno economico fornito dai governi nazionali e dagli organismi sovranazionali. Da questo punto di vista l'Italia ha potuto sicuramente contare sull'appoggio straordinario rappresentato da risorse mai avute prima a disposizione e stanziate in conseguenza dei vari piani di ripresa, su tutti il PNRR. Tutte le speranze di un periodo di rapida e sicura crescita hanno però dovuto fare i conti con la brusca realtà della drammatica crisi internazionale e col conseguente, importante aumento generalizzato dei prezzi.
I cambiamenti legati alla crisi energetica come conseguenza del conflitto in Ucraina ha avuto conseguenze pesanti e immediate, tanto da spingere i diversi Governi ad adottare soluzioni rapide. In Italia si è provveduto a istituire un bonus una tantum per contenere gli aumenti generalizzati dei prezzi, ma proprio negli ultimi giorni sono arrivati annunci importanti legati alla necessità di un risparmio dei consumi. Pur nella n parlando esplicitamente di razionamento, almeno in questa fase, il Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale presentato dal Mite, ossia il Ministero della Transizione Ecologica, contiene novità e indicazioni rilevanti. Le misure previste hanno come obiettivo quello di ridurre l'uso del gas in misura del 15%, allo scopo di essere in linea con gli impegni sottoscritti a livello Europeo: si tratta dell'obiettivo di base volontaria, messo in piedi dai Paesi dell'UE nell'ambito del regolamento relativo alle misure coordinate di riduzione della domanda di gas nel periodo compreso tra il 1° agosto 2022 al 31 marzo 2023 (Regolamento 2022/1369). È importante evidenziare però che rimane in piedi la possibilità di una riduzione ulteriore, questa volta obbligatoria, del 7% dei consumi qualora si provvedesse all'attivazione dello stato di emergenza “Allerta Ue” e, in tal caso, il taglio vincolante sarebbe di 3,6 miliardi di metri cubi di gas consumato.
"La situazione attuale relativa all'approvvigionamento dell'energia e ai suoi costi è purtroppo incerta e nebulosa - è la riflessione dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e il persistere della pesante crisi internazionale rende il quadro globale decisamente preoccupante. È chiaro che gli accordi volontari ad oggi stipulati potrebbero presto non essere più sufficienti, obbligando i Governi ad accettare determinate condizioni: tale situazione rischia di creare situazioni di malcontento diffuse e particolarmente insidiose che occorre disinnescare prima che possano degenerare. Allo stesso tempo però - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - bisogna mettere a punto delle strategie efficaci e di lungo periodo per superare il grave problema scaturito dal conflitto tuttora purtroppo in atto e per fare sì che la crescita economica proceda spedita nei mesi a venire".