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16/09/2022 - ASSUNZIONI, INCREMENTO IMPORTANTE NEL 2022

"La tanto attesa ripresa economica ha incontrato purtroppo difficoltà inaspettate - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - poiché ha dovuto fare i conti con la drammatica crisi internazionale sfociata poi nel conflitto in Ucraina, le cui conseguenze sul sistema economico italiano e, in generale, sugli equilibri mondiali, sono state immediate e pesanti. L'impennata generale dei prezzi, così come la crescita dell'inflazione, hanno dunque inciso in maniera importante in negativo sul quadro complessivo del nostro Paese, compreso il mondo del lavoro. Nonostante tutto, però - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - i dati relativi all'universo occupazionale italiano in questa fase sono abbastanza incoraggianti".

Il 2022 era stato individuato come l'anno della ripresa economica diffusa e generalizzata per i Paesi con i sistemi economici più avanzati, dopo le gravi ripercussioni che due anni di pandemia hanno inevitabilmente lasciato. Un dispiego immane di forze, sotto forma di aiuti e di sostegno economico di stampo Governativo ed Europeo, ha riguardato tutti i Paesi sotto l'egida di Bruxelles e l'Italia non ha fatto eccezione in tal senso, anzi: proprio il Belpaese ha potuto beneficiare in misura maggiore di tali benefici, a patto di raggiungere i numerosi e variegati obiettivi fissati con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Tali aiuti hanno, tra gli altri, un compito fondamentale, ossia far ripartire il mercato del lavoro.

Il mondo dell'occupazione rappresenta da oltre un decennio, per l'Italia, un tallone d'Achille dichiarato e l'avvento della pandemia ha senza dubbio aggravato la situazione generale in maniera importante, addirittura irreversibile per migliaia di aziende. Il sostanzioso sostegno pubblico si è reso dunque indispensabile per evitare che il sistema-lavoro rischiasse il collasso e finalmente, alla conclusione del primo semestre, si iniziano a registrare progressi significativi. Alla chiusura della prima metà dell'anno in corso, infatti, si sono finalmente raggiunti i risultati pre-pandemici, con una crescita del 26% per quel che concerne le assunzioni rispetto al medesimo periodo del 2021. Ma ciò che forse conta ancora di più nel certificare il concretizzarsi della ripresa è che i dati relativi al periodo gennaio - giugno del 2022 sono addirittura superiori rispetto al biennio pre-pandemico (2018 e 2019), non solo relativamente alle assunzioni, ma anche riguardo alle cessazioni e alle trasformazioni.

"Il mondo del lavoro ha conosciuto finalmente la tanto sospirata scossa che ci si attendeva dopo un periodo molto complicato - afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e adesso che la macchina dell'occupazione si è rimessa faticosamente in moto non ci si può permettere di farla fermare di nuovo. Anche un rallentamento può risultare rischioso, per cui occorre trovare le giuste soluzioni affinché i dati positivi crescano ulteriormente e si raggiunga una certa stabilità. Le misure da adottare avranno un peso enorme in tal senso - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e un ruolo di primo piano sarà svolto indubbiamente anche dai cambiamenti in materia fiscale e dall'attenzione verso i lavoratori e l'imprenditorialità".