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07/10/2022 - IL PNRR TRA DUBBI, VERIFICHE E SPERANZE

"Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è senza dubbio alcuno l'argomento principale legato alle speranze di ripresa economica nei diversi Paesi facenti parte dell'Unione Europea. Si tratta infatti di uno dei più massicci interventi diretti effettuati da Bruxelles a beneficio dei diversi Stati, con la concessione di sovvenzioni e prestiti di vitale importanza per resistere all'onda d'urto della pandemia e per provare quindi a sostenere la ripresa delle diverse economie nazionali. L'assegnazione di determinate somme, decisamente elevate, ai singoli Stati membri, è però subordinata al raggiungimento di preciso obiettivi e in tal senso - continua l'Amministratore Unico del Caf Italia - c'è da dire che fino ad ora l'Italia se l'è cavata abbastanza bene, tanto da aggiudicarsi le prime due rate dei finanziamenti previsti".

Balzato agli onori delle cronache sul finire della fase acuta della pandemia, l'acronimo PNRR si è ritagliato nei mesi uno spazio sempre più importante nelle discussioni politiche, nelle misure adottate dai vari Governi, negli obiettivi e nelle tabelle di marcia per la crescita economica dei Paesi, ma anche su tutti i mezzi di comunicazione a ogni livello. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza domina quindi la scena ed è il centro di gravità che attira a sé ogni iniziativa e ogni progetto, perché proprio al conseguimento degli obiettivi previsti da tale piano è subordinata la concessione dei finanziamenti ai singoli Paesi. In sostanza, dunque, buona parte delle possibilità di ripresa dopo il dramma della pandemia è legata a filo doppio ai contenuti del Piano in questione. Sebbene se ne parli costantemente, non è per tutti chiaro come funzionino poi i meccanismi di valutazione all'interno dell'Unione Europea per quel che concerne proprio il via libera alle somme da destinare ai diversi Stati membri.

È sicuramente interessante sapere, riguardo proprio al funzionamento della valutazione delle richieste e della conseguente scelta di dare l'ok all'elargizione delle somme previste, che il compito in esame spetta in primis alla Commissione Europea: è proprio quest'organo, infatti, a controllare con scrupolosità con cadenza semestrale, che ogni singolo Paese abbia provveduto a completare le operazioni richieste, rispettando le scadenze e portando a compimento quanto dovuto nei tempi concordati. Tale verifica ha un valore fondamentale nell'ambito del riconoscimento dei finanziamenti, poiché è vincolante riguardo alla decisione di procedere con l'erogazione dei fondi programmati. La Commissione e i vari Governi nazionali hanno altresì dei confronti più frequenti, in genere ogni tre mesi, per consentire a Bruxelles di monitorare l'andamento dei vari PNRR.

"Dietro a un meccanismo così delicato esistono un'infinità di sfumature e dettagli che i non addetti ai lavori ovviamente non possono conoscere, perlomeno non integralmente - è quanto aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - come è facile da immaginate. Quello che invece è noto è la straordinaria importanza del dover continuare ad affrontare gli impegni legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza con costanza, serietà e con la consapevolezza che la partita che si sta giocando ha un'importanza davvero molto grande. La possibilità di accedere a tutte le rate del finanziamento previsto - continua la Dottoressa Maria Emilda Sergio - è un'occasione da cogliere a ogni costo, mettendo il n atto tutte le risorse necessarie per arrivare al raggiungimento dell'obiettivo".