12/10/2022 - RISCHIO POVERTA' ANCORA CONCRETO
La situazione odierna, in Italia come nel resto della gran parte dei Paesi Occidentali, rimane decisamente delicata e purtroppo il quarto generale è difatti meno roseo di quanto immaginato mesi fa: nel momento in cui la battaglia contro la pandemia dava finalmente risultati importanti e di progettava il periodo successivo, sulle ali dell'entusiasmo e col sostegno dei fondi straordinari messi a disposizione. Eventi gravi come il conflitto in Ucraina e la situazione di tensione crescente con Mosca hanno complicato però in maniera grave il panorama generale, tanto da fare schizzare alle stelle i costi dell'energia e generare un clima di sfiducia che, aggravato dall'inflazione, ha messo in grande difficoltà i vari Governi. Il presente è quindi ancora dominato da incertezze e da una crescita economico mica che continua a faticare, mentre gli sguardi sul recente passato fanno capire in maniera più chiara la gravità della situazione. In Italia, ad esempio, l'ISTAT illustra la fotografia di quanto accaduto nel 2021, evidenziando come, nonostante il profilarsi di un ritorno graduale alla normalità pre-Covid, il rischio povertà ed esclusione sociale riguardasse ancora una fetta enorme della popolazione, superiore al 25%: in sostanza, da questo punto di vista, il 2021 replica il quadro già presente nel 2020 e nel 2019. In questo quadro decisamente preoccupante, si nota che la situazione del Mezzogiorno rimane praticamente stabile, mentre si registra un peggioramento nelle Regioni del Nord del Paese, fermo restando però le maggiori difficoltà, in senso assoluto, sempre nelle zone del Meridione, Isole comprese.