Vai alla Home Page
Iscritto all'Albo CAF del Ministero delle Finanze n.00066




click 245 Originale Aumenta Aumenta PDF Stampa Indietro

19/10/2022 - BONUS DA 150 EURO, PASSI IN AVANTI PER IL VIA LIBERA

Il rincaro dei costi per l'energia nei diversi Paesi continua a rappresentare un freno tutt'altro che trascurabile per la crescita post-Covid, agendo infatti si due livelli, ossia uno prettamente economico e un altro relativo alla fiducia che, davanti a tali ostacoli imprevisti, va inevitabilmente scemando fra imprese e contribuenti. Proprio al fine di rinverdire il clima di ottimismo e per fornire un sostegno tangibile e immediato a larghi strati della popolazione, il nostro Paese continua ad adottare misure speciali a beneficio dei cittadini: fra tali interventi, sicuramente degna di nota è l'istituzione del Bonus da 150 euro. Tale agevolazione è quindi adesso pronta per essere elargita agli aventi diritto, ma proprio a tale proposito rimanevano determinati aspetti da chiarire e, al riguardo, è arrivata la Circolare Inps n. 116 del 17 ottobre 2022. Tale comunicazione dell'istituto Nazionale di Previdenza Sociale ha come oggetto, infatti proprio "Articolo 18 del decreto-legge 23 settembre 2022, n. 144. Indennità una tantum pari a 150 euro. Istruzioni applicative e contabili. Variazioni al piano dei conti", mentre nel sommario accenna al contenuto, poiché dice che "Con la presente circolare si forniscono istruzioni applicative in materia di indennità una tantum per i lavoratori dipendenti prevista dall'articolo 18 del decreto-legge 23 settembre 2022, n.144"". Intanto ricordiamo, come informazione di base, che il diritto a questa agevolazione una tantum è riconosciuto a tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, privati e pubblici, inclusi i lavoratori che rientrano nella categoria dei somministrati. L'erogazione tramite datori di lavoro è però esclusa per i domestici e per gli operai agricoli a termine: ciò è dovuto al fatto che non è possibile la “compensazione Inps” di quanto anticipato. In ogni caso, l'erogazione in questione potrà avere luogo a patto che non venga superato il limite della retribuzione mensile, da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali, individuato nella somma di 1.538 euro per la competenza del mese di novembre.