07/12/2022 - AUMENTO NOTEVOLE DELLE ENTRATE TRIBUTARIE
Il 2022 volge al termine e il 2023 è ormai all'orizzonte, pronto a raccogliere il testimone di un anno difficile che solo in parte ha mantenuto le promesse che ne avevano accompagnato l'entrata in scena: come sappiamo però, l'impennata dei prezzi, il caro vita, la crisi energetica e la crescita dell'inflazione, echi diretti del drammatico conflitto in Ucraina, hanno inciso in maniera importante sulla realtà del nostro Paese. Ma lo scorcio finale del 2022 porta anche inevitabilmente a raffronti di ogni genere con l'anno precedente e in tal senso esistono differenze anche parecchio marcate in vari ambiti, anche e soprattutto in conseguenza dell'impatto molto diverso del Covid su ogni aspetto della nostra quotidianità. Ad esempio, per quel che concerne le entrate tributarie, i dati relativi ai primi 10 mesi dell'anno che sta per concludersi differiscono in maniera significativa dal medesimo periodo del 2021, facendo segnare una crescita di oltre 10 punti percentuali. Sulla scorta delle informazioni comunicare dal Ministero dell'Economia e delle Finanze, infatti, da gennaio a ottobre di quest'anno la somma delle entrate tributarie si attesta sui 416 miliardi e 300 milioni di euro, ossia 38 miliardi e mezzo in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. I fattori che più hanno influenzato tale diversità sono quelli indicati proprio dal MEF, ossia il cosiddetto effetto slittamento delle entrate legato, a far data dal 2021, al Decreto Rilancio e dal Decreto Agosto, che nel periodo 2020-2021 avevano disposto proroghe, sospensioni e ripresa dei versamenti tributari; altrettanto rilevante è stato poi l'effetto dell'incremento dei prezzi al consumo che hanno influenzato la crescita del gettito dell'IVA.