12/12/2022 - UE, FATTURA ELETTRONICA OBBLIGATORIA
La somma relativa al mancato versamento IVA che ogni anno viene persa dai Paesi Europei è non di molto inferiore alla cifra di 100 miliardi di euro: per la precisione, le casse degli Stati a targa UE sono private di 93 miliardi di euro di IVA. Si tratta di un problema abbastanza serio che, da qualche anno, viene finalmente affrontato con maggiore energia ed efficacia, a tutto vantaggio dell'Unione Europea nel complesse ma anche dei singoli stati membri. E nell'ambito di tale rinnovato atteggiamento nel tentativo di trovare soluzioni ottimali un passo in avanti importante sarà quello della riforma dell'IVA digitale, argomento di primaria importanza per la Commission Europea che, pochi giorni fa, si è espressa in merito a tale delicata questione. Giovedì 8 dicembre, infatti, proprio da quella che è una delle principali istituzioni UE, sono arrivate proposte di sicuro interesse, come ad esempio la realizzazione dello scambio dati delle criptovalute a fini fiscali con la proposta della riforma della direttiva sulla cooperazione amministrativa (Dac8), la registrazione IVA unica in Europa e l'obbligo per le piattaforme online di riscuotere l'Iva sui servizi gestiti per terzi (come affitti brevi e trasporti) e, soprattutto, l'introduzione dell'obbligo di fatturazione elettronica per tutti i Paesi dell'Unione. Le misure proposte verranno ovviamente affiancate da altre soluzioni possibili, discusse e analizzate per poi trovare applicazione nel tentativo di contrastare frodi fiscali, elusione ed evasione e, parallelamente, per rendere più efficace anche la lotta al riciclaggio e al terrorismo internazionale, che traggono un sostegno importante proprio dai reati di natura fiscale.