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13/12/2022 - FATTURA ELETTRONICA E LOTTA ALL'EVASIONE, RISULTATI MODESTI

"La lotta ai reati fiscali e, più in generale, a tutto ciò che vada contro la legalità, è sempre in cima all'agenda politica dei vari Governi - è il pensiero dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e negli ultimi anni ha visto un impegno sempre più deciso da parte delle istituzioni. In particolar modo, la battaglia senza quartiere ai fenomeni di evasione ed elusione fiscale, molto spesso premesse indispensabili per il finanziamento di attività terroristiche internazionali, per la criminalità locale e per il riciclaggio su larga scala, viene affrontata con grande zelo e impiego di risorse non indifferenti. Ogni Paese è impegnato a cercare soluzioni efficaci e a mettere in atto misure che si rivelano più o meno adatte - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ma è spesso chiamato a correggere il tiro, apportando modifiche laddove alcune delle msiure adottate si rivelano poi, alla prova dei fatti, meno performanti del previsto".

La necessità di affrontare il problema delle somme relative al mancato versamento dell'Iva che ogni anno vanno perdute nei Paesi dell'Unione Europea è un argomento particolarmente caldo in questo ultimo scorcio del 2022, così si evince dalle discussioni e dai confronti in seno agli Stati dell'UE. E da Bruxelles, fra le altre cose, arriva una comunicazione destinata a generare ulteriori riflessioni in merito e, sicuramente, anche dei cambiamenti di ordine normativo: i risultati ottenuti con l'introduzione della fatturazione elettronica sono decisamente modesti per quel che concerne il contrasto all'evasione. A rednere esplicita questa osservazione è la Commissione Europea per mezzo del report annuale “Vat gap in the EU” 2022, strumento con il quale si analizza proprio l'andamento del tax gap dell'imposta sul valore aggiunto, quindi di conseguenza la stima relativa all'evasione dell'Imposta sul valore aggiunto nel contesto dei Paesi a targa UE.

La speranza che guidava la scelta di introdurre la fatturazione elettronica nei Paesi dell'Unione avrebbe portato come conseguenza diretta una riduzione importante della proponesione ad evadere l'Iva: la realtà dei fatti, invece, parla di risultati tutt'altro che soddisfacenti in tal senso, poichè non è possibile stabilire una correlazione fra la diminuzione dell'evasione nel periodo preso come riferimento e i pagamenti tracciati digitalmente, in quanto tale variazione positiva risulta essere troppo lieve per poter risultare statisticamente rilevante. Queste considerazioni sono indubbiamente di grande importanza per sviluppare una strategia più efficace e per apportare modifiche capaci di affinare gli strumenti a disposizione per combattere i reati fiscali e consentire agli Stati europei di recuperare somme davvero considerevoli e assolutamente necessarie per far ripartire il sistema economico.