05/01/2023 - ITALIA E PNRR, MISSIONE COMPIUTA
"Il 2022 è andato in archivio, con luci e ombre - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e senza purtroppo aver compiuto tutti i passaggi necessari per mettere definitivamente alle spalle le difficoltà legate alla pandemia e spiccare il volo verso la crescita economica: eventi gravi e imprevisti, in primis il conflitto in Ucraina, hanno inciso in maniera negativa e pesante sulla ripresa e resta ancora una situazione generale, tanto in Italia quanto in moti altri Paesi, ancora precaria. Detto questo però bisogna ripartire dalle tante cose positive che l'anno appena concluso ci ha lasciato in eredità e che rappresentano un punto di partenza per il 2023 - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e che devono però invitare a fare ancora meglio per tener fede agli impegni e per dare una svolta al Paese".
La sfida più grande che riguarda il nostro Paese è la necessità di non fallire i traguardi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, perchè proprio al fatto di centrare gli obiettivi in questione è legata l'opportunità di beneficiare degli ingenti finanziamenti in arrivo da Bruxelles. Vista la situazione movimentata che presentava l'Italia nell'anno da poco terminato, anche a livello politico, non mancavano preoccupazioni e incertezze, ma fortunatamente anche per il 2022 si è riusciti a rispettare le scadenze e a realizzare quanto richiesto: si tratta di notizie molto positive che però dovranno essere confermare in sede europea e che, se così fosse, richiederano uno sforzo ancora più grande per il 2023. Adesso intanto bisognerà attendere il completamento della fase valutativa delle nuove richieste UE, che dovrebbe concretizzarsi entro il mese di febbraio.
Facendo un passo indietro, è bene ricordare che gli obiettivi da centrare nel corso del 2022 erano ben 55 e che il raggiungimento di tale, impegnativo traguardo, avrebbe portato un risultato di enirme valore, ossia il via libera da Bruxelles della terza tranche di aiuti per l'Italia, quantificabile in 19 miliardi di euro. Si tratta di somme che, senza necessità di evidenziarlo, sono di cruciale importanza per il rilancio della nostra economia e per la pianificazione delle misure e delle strategie a anche a medio e lungo termine, oltre che nell'immediato. Il totale incamerato dall'Italia è quindi in procinto di raggiungere, salvo brutte sorprese, gli 85 miliardi di euro, considerando che sono già arrivati il prefinanziameto da 24,9 miliardi di euro e le due rate da 21 miliardi di euro ciascuna del 2021. Il fatto di ottenere le risorse porta poi alla necessità di superare un altro scoglio, ossia il fatto di impiegare in maniera efficace e nei tempi giusti i soldi in arrivo: per questo occorre una pianificazione attenta.
"Il 2023 sarà un anno davvero particolarmente impegnativo, oltre che fondamentale per il nostro Paese - sono le parole dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e le sfide da affrontare saranno tante e forse ancora più complicate. Già per quel che riguarda il PNRR gli obiettivi da raggiungere saranno ancora più complessi, per cui non ci si può permettere di tergiversare troppo e di non avere le idee chiare. Occorre più che mai concentrare gli sforzi sugli obiettivi in questione, che comunque indicano interventi necessari per il sistema-Paese - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e fare di tutto per mantenere gli impegni sottoscritti per dare continuità a una ripresa economica assolutamente indispensabile".