30/01/2023 - AUMENTANO LE FAMIGLIE ITALIANE IN DIFFICOLTA'
Nel 2022 è aumentata la percentuale delle famiglie "fragili", con "fragili" parliamo di famiglie in difficoltà a fronteggiare spese fisse e ricorrenti, raggiungendo il 37% rispetto al 33% del 2021. Pendendo in considerazione lo stesso periodo temporale, la percentuale di investitori che riferisce di aver registrato un calo temporaneo o permanente delle proprie antrate si attesta al 23%, in aumento ripetto all'anno 2021, allora la stima si attestava al 17%. Rimane sulla stessa percentuale, al 23%, la quota di individui che dichiara di non essere in grado di poter gestire una spesa imprevista di 1000 euro (cosiddette famiglie esposte). Questo quanto emerge da una recente analisi condotta da esperti sulle scelte di investimento delle famiglie italiane. L'80% degli italiani che investono, ha serie difficoltà nella gestione delle finanze personali, anche per l'attuale e incerto contesto della crescita dei prezzi. I dati che emergono dalle analisi macroeconomiche confermano questa perezione, l'inflazione corrode il potere di acquisto del reddito disponibile, aumenta di conseguenza il disagio economico all'interno delle famiglie italiane, la ricchezza finanziaria in merito al reddito disponibile decresce, pur rimanendo leggermente superiore a quella dei maggiori Paesi della zona Euro. Molti investitori italiani dichiarano di provare una sensazione di impotenza, con il 62% di questa categoria di soggetti che ritiene che possano perdere i propri risparmi anche senza averne responsabilità (dato che risulta essere in crescita nell'ultimo triennio, cresce in tal modo il bisogno di delegare a persone fidate la gestione delle proprie finnze. L'ansia creata dai disai finanziari è piu diffusa tra le donne e tra le famiglie a basso reddito. Tra le donne investitrici nel nostro Paese si registra con maggiore frequenza l'avversione al rischio, l'avversione alle perdite e l'underconfidence, ossia la propensione a sottostimare le proprie conoscenze finanziarie. Le investitrici, inoltre, rispetto ai colleghi uomini (investitori) risultano avere meno familiarità con servizi di investimeto digitalizzati e sono meno propense al trading online, e in aggiunta, chiedono più frequentemente il supporto di un professionista. Le donne, spiegano ancora gli esperti, sono più vulnerabili a livello finanziario, quindi maggiormente soggete a variabilità nel proprio reddito. Ad ogni modo, quando le donne sono il primo decisore finanziario della famiglia le differenze di genere si attenuano significativamente.