14/03/2023 - DECRETO IMMIGRAZIONE, PRIORITA' AD AGRICOLTURA E FORMAZIONE: COSA CAMBIA
In Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana (GU) le nuove misure per la gestione del fenomeno migratorio, permessi di soggiorno di tre anni, priorità a lavoratori formati, pene rafforzate, decreto flussi triennale. Alcune delle misure decise all'interno del Consiglio dei Ministri tenutosi a Cutro (KR), in omaggio alle vittime del naufragio, nel quale il Governo ha approvato un decreto legge in materia di flussi di ingresso dlegale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare, prevedono: decreto flussi triennale, priorità al lavoro agricolo, formazione per i lavoratori nei Paesi d'origine per aver un ingresso facilitato nella nostra Penisola, pene triplicate per gli scafisti, e permesso di soggiorno che si estende a 3 anni e non più a 2. L'intenzione sembrab essere duplice: in primo luogo contrastare i flussi migratori illegali e l'azione delle reti criminali con un inasprimento delle penee in secondo luogo un rafforzamento delle entrate di lavoratori regolari in particolare di migranti qualificati con semplificazione delle procedure. Nel comunicato stampa Governativo vengono elencati in particolare i seguenti provvedimenti: inasprimento delle pene per reati connesi all'imigrazione clandestina; intodotto anche un nuovo reato di "morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina" che prevede gravi pene: da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone; da 15 a 24 anni per morte di una persona; da 20 a 30 anni per la morte di più persone. Inoltre espulsioni e ricorsi. Si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l'esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna. Anche nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri. Si prevde che sarà definito con un unico decreto flussi a valenza triennale il numero di stranieri da ammettere in Italia per il lavoro subordinato. Si tratterà di un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM), previo parere delle Commissioni parlamentari competenti. Ci saranno modifiche alle norme sui permessi di soggiorno per lavoro subordinato di cittadini stranieri, che sembrano prevdere semplificazioni e accellerazioni delle procedure di avvio del rapporto di lavoro e di rilascio del nulla posta al lavoro subordinato, anche per bisogni di carattere stagionale. Sono previsti anche ulteriori ingressi, ma solo per stranieri che abbiano frequentato corsi di formazione riconosciuti dall'Italia, di cui si occuperà il Ministero del Lavoro. Inoltre, i rinnovi del permesso di soggiorno rilasciato per lavoro a tempo indeterminato, per lavoro autonomo o per ricongiungimento familiare avranno durata massima di tre anni, anziché due come oggi. Si stabilisce anche che i datori di lavoro che hanno fatto domanda per l’assegnazione di lavoratori agricoli e non sono risultati assegnatari abbiano la priorità rispetto ai nuovi richiedenti. Da notare inoltre che non appaiono nel comunicato indicazioni di una aumento del numero dei flussi in entrata, chiesti invece con forza in particolare dalle organizzazioni dei datori di lavoro dell'agricoltura