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31/03/2023 - DECRETO BOLLETTE, BONUS FAMIGLIE E AGEVOLAZIONI

Le misure contro il caro bollette per le famiglie e le imprese promosse dal Governo con un nuovo decreto-legge: crediti d'imposta, bonus sociale rafforzato e contributo una tantum. Il Consiglio dei Ministri ha approvato un nuovo decreto legge con misure urgenti in ausilio alle famiglie e alle imprese in materia di: bollette energia elettrica e gas natuurale; salute e infine adempimenti fiscali. Osserviamo cosa prevede il già citato decreto, in particolare sul tema per le bollette e le agevolazioni per famiglie e imprese sulla base del comunicato ufficiale del Governo. In particolare le agevolazioni in bolletta delle famiglie: per il secondo trimestre dell'anno 2023, le agevolazioni relative alle tariffe per la fornitura di energia elettrica riconosciute ai clienti domestici economicamente svantaggiati ed ai clienti domestici in gravi condizioni di salute e la compensazione per la fornitura di gas naturale per le famiglie economicamente svantaggiate (fruitori del cd Bonus sociale) saranno rideterminate dall’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente, tenendo conto dei risparmi  prodotti nell'anno 2022; si riducono: al 5% l'IVA  e gli oneri generali nel settore gas per il secondo trimestre dell'anno 2023; dal 1° ottobre e fino al 31 dicembre 2023, ai clienti domestici residenti si riconoscerà un contributo mensile (erogato in quota fissa e differenziato in base alle zone climatiche) laddove il prezzo del gas superi specifiche soglie. Per quanto riguarda i consumi delle imprese: fino al 30 giugno 2023, si prevede un contributo straordinario, sotto forma di credito d'imposta, in favore delle imprese per l'acquisto di energia elettrica e gas naturale  ma solo nel caso in cui  il prezzo della componente energetica, calcolato sulla base della media riferita al primo trimestre 2023, al netto delle imposte e degli eventuali sussidi, abbia subito un incremento del costo per kWh superiore al 30 per cento  rispetto alla media dello stesso trimestre dell'anno 2019. Da evidenziare che tali crediti d'imposta, saranno cedibili, solo per intero, a istituti di credito e altri intermediari finanziari, senza la possibilità di successiva cessione (fatta salva la possibilità di due ulteriori cessioni effettuate a favore di banche e intermediari finanziari, società appartenenti a un gruppo bancario ovvero imprese di assicurazione autorizzate ad operare in Italia).