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20/10/2016 - TERREMOTO DEL 24 AGOSTO: ADEMPIMENTI SOSPESI FINO AL 31 DICEMBRE

Per le regioni colpite dal sisma del 24 agosto è previsto più tempo per gli adempimenti e i pagamenti. I redditi dei fabbricati distrutti o sgomberati per inagibilità, totale o parziale, non concorrono alla formazione dell’imponibile Irpef e sono esenti dall’IMU e dalla TASI. Il Dl 189 del 17 ottobre 2016, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, ritocca e allunga le sospensioni e gli ambiti delle proroghe già disposte con il decreto ministeriale dello scorso 1° settembre. I territori interessati, appartenenti alle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, sono quelli dei comuni riportati nell’allegato 1 al decreto stesso. Nello specifico sono sospesi, fino al 31 dicembre 2016, i seguenti adempimenti: i versamenti del diritto annuale alle camere di commercio; i termini per la notifica delle cartelle di pagamento e degli accertamenti esecutivi, le attività esecutive da parte degli agenti della riscossione, i termini di decadenza e prescrizione riferiti all’attività degli uffici finanziari, anche locali e regionali; i versamenti dei contributi consortili di bonifica, esclusi quelli per il servizio irriguo, riguardanti gli immobili agricoli ed extragricoli; l’esecuzione dei provvedimenti di sfratto; il pagamento dei canoni di concessione e locazione relativi a immobili distrutti o dichiarati inagibili, di proprietà dello Stato o di enti pubblici, ovvero adibiti a uffici statali o pubblici; le sanzioni amministrative per le imprese che presentano in ritardo, ma entro il 31 maggio 2017, la richiesta di iscrizione alle camere di commercio; il pagamento delle rate dei mutui e dei finanziamenti di ogni tipo con i conseguenti slittamenti sotto il profilo dell’imposizione fiscale; il pagamento delle rate relative alle provvidenza per lo sviluppo della proprietà coltivatrice; il pagamento di prestazioni e accertamenti effettuati dai servizi veterinari dell’Ssn a carico di residenti o titolari di attività zootecniche e del settore alimentare coinvolti negli eventi del sisma; i versamenti e gli adempimenti verso le PA a carico di professionisti e Caf, attivi nei comuni interessati, per conto di clienti e aziende non operanti nelle zone colpite dal sisma, nonché di società di servizi e di persone in cui i soci residenti nelle aree terremotate rappresentino almeno il 50% del capitale sociale.