Vai alla Home Page
Iscritto all'Albo CAF del Ministero delle Finanze n.00066




click 191 Originale Aumenta Aumenta PDF Stampa Indietro

19/05/2023 - DOPO IL RDC, QUALI PROSPETTIVE

"Il processo di rinnovamento del nostro Paese - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - passa inevitabilmente da decisioni importanti, come interventi anche drastici in relazione a determinati argomenti e riforme profonde in specifici settori, tra cui quello fiscale. Per invertire la tendenza, promuovere la crescita economica e dare un segnale forte di discontinuità rispetto al passato, si è ritenuto indispensabile agire sin da subito su determinate voci e, tra quelle interessate ai cambiamenti, troviamo il tanto discusso Reddito di Cittadinanza, al centro di diatribe, polemiche e confronti praticamente sin dalla sua comparsa nel panorama normativo italiano. Senza addentrarci in valutazioni sulla bontà o meno di tale provvedimento - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - è comunque dovere di tutti prendere atto dei cambiamenti e capire se le nuove misure adottate e le soluzioni proposte in merito al sostegno a quella porzione di cittadini, purtroppo sempre più ampia, senza lavoro e in grave difficoltà economica, siano efficaci e vengano destinate a coloro i quali ne hanno realmente bisogno".

Il 2023 segna l'anno in cui si chiude il sipario sul Reddito di Cittadinanza, senza dubbio una delle più rumorose e discusse misure adottate negli ultimi anni, sia per motivi pratici, sia forse soprattutto per motivi politici e per il suo significato di strumento nella contrapposizione dialettica e ideologica fra le diverse fazioni. Senza però dilungarci su questioni che esulano dall'informazione in materia fiscale, è bene capire in concreto cosa cambia per le migliaia e migliaia di persone interessate da tale importante novità. In realtà già nell'anno in corso, vero e proprio periodo di passaggio, sono in vigore dei cambiamenti: in linea generale, infatti, il Rdc spetta agli aventi diritto per tutto il periodo in cui si soddisfano i requisiti, per un periodo massimo però di 18 mesi: la possibilità di rinnovare il diritto al RDC è possibile, ma con la sospensione dell'erogazione per un mese. Con l'arrivo del 2023, però, al suddetto limite se n'è aggiunto un altro, ossia il diritto a percepire il Reddito di cittadinanza solo per 7 mensilità nell'arco dell'intero 2023. Di conseguenza, quindi, all’arrivo della settima ricarica, decade il diritto a percepire il sostegno e non sarà possibile presentare una nuova domanda.

il requiem per il Reddito di Cittadinanza è arrivato con la Legge di Bilancio 2023, vale a dire la Legge n. 197 del 29 dicembre 2022: tale intervento ha provveduto a rivedere anche la classificazione delle famiglie bisognose, individuandone fondamentalmente due tipologie, ossia quelle con componenti disabili o minori o over 60, con ISEE fino a 9360 euro annui, e quelle composte solo da soggetti "occupabili" che possono lavorare  (tra i 18 e i 59 anni ) con  ISEE fino a 6000 euro annui, Per quel che concerne il primo tipo di famiglie, rimane tutto invariato fino al 31 dicembre 2023 e a partire dal 1° gennaio 2024 potranno richiedere l'Assegno di inclusione, misura che dura 18 mesi, perodo che può essere rinnovato, così come evidenziato dall'articolo 1 del Decreto Legge n. 48 del 4 maggio 2023; relativamente alla seconda tipologia di famiglie, lo stop all'erogazione del RDC arriva il 31 agosto 2023 e, se non già prese in carico dai servizi sociali in percorsi di formazione o orientamento, dovranno provvedere alla richiesta del Supporto formazione e lavoro, la cui durata è fissata in 12 mesi, così come chiarito dall'articolo 12 del Decreto Legge n. 48 del 4 maggio 2023.

"Ogni intervento di tale portata sull'assetto normativo è sicuramente un momento di estrema importanza per il futuro - sostiene l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e va dunque seguito e capito con grande atteznione da tutte le parti in causa, con il dovere per i soggetti preposti di fornire ad ogni singolo contribuente tutte le spiegazioni del caso. Lo stop al Reddito di Cittadinanza, cioè a una misura che tanto spazio ha avuto nella vita dei cittadini e nel confronto politico, rappresenta una scelta di non poco conto e occorre indubbiamente trovare delle soluzoni alternative ancora più efficaci e in linea con le esigenze reali del Paese: vedremo in che modo tali cambiamenti incideranno sul panorama socio-economico dell'Italia - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e come l'intero contesto delle novità in arrivo saprà cambiare la situazione attuale, contribuendo alla tanto sospirata crescita generale".