14/07/2023 - OCSE, DUE PILASTRI COME PUNTO DI RIFERIMENTO
"Le trattative per trovare un accordo condiviso fra tanti Paesi possono essere dure, estenuanti e sembrare infinite - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - ma sono proprio parte fondamentale di quel lavoro incessante che è alla base dei grandi cambiamenti economici e sociali della società. in un mondo sempre più globalizzato e interconnesso diventa indispensabile sposare delle linee guida generali e diffuse, cercando le soluzioni più adatte per combattere con efficacia i casi di illegalità che, specialmente in ambito fiscale, si moltiplicano e si evolvono. La collaborazione fra i diversi Paesi, specialmente attraverso la condivisione di buone pratiche e di dati e informazioni, è ormai una scelta obbligata per poter andare avanti - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - superando difficoltà che, singolarmente, ogni Stato farebbe fatica ad affrontare".
L'OCSE non molla la presa, così come gran parte dei Paesi afferenti all'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico, nel combattere quella che è considerata una delle più grandi iniquità fiscali attuali, ossia il regime di tassazione per le grandi multinazionali; anzi, si assiste a un rilanco in tal senso, poichè vengono potenziati e mglirati gli strumenti per la diffusione dei principi legati alla Strategia dei Due Pilastri. A tal proposito lo scorso mese di giugno questo processo ha vissuto un momento molto importante, mediante l'incotro online relativo al primo appuntamento con la piattaforma digitale legata al Pillar Knowledge Sharing Network, che ha visto la partecipazione di centinaia di esperti ch hanno rappresentato più di 70 Paesi. Si tratta di numeri molto importanti che testimoniano come la linea sia ormai tracciata e condivisa ampiamente, nonostante il persistere di alcune resistenze avanzate da qualche realtà nazionale ancora non completamente allineata con i dettami del nuovo corso.
Lo scopo all abase di questo nuovo importante strumento è quello di intensficare lo scambio di conoscenze, consigli e anche di esperienze tra le diverse Amministrazioni Fiscali in un momento di cambiamenti epocali: focus particolare ovviamente sui Pilastri prima citati, con particolare riferimento al Secondo Pilastro e alla questione dell'introduzione della Global Minimum Tax, ossia della tanto invocata imposta minima per i grandi gruppi che presentano un fatturato annuo che supera la cifra enorme di 750 milioni di euro. Questa soluzione rappresenterebbe, cme noto, un grande risultato sia in termini di equità fiscale, sia in termini pratici per la salute delle casse pubbliche dei vari Pesi, poichè si stima che ci sarebbero nuove entrate per circa 220 miliardi di dollari americani ogni anno. Ad oggi Unione Europea e Paesi come Regno Unito, Svizzera, Giappone e Corea del Sud hanno sposato questo cambiamento e tanti altri Paesi in rampa di lancio, in crescita economica, stanno aderendo. Anche per quel che concerne il Primo Pilastro le cose sembrano andare nella direzione sperata, con la possiblità per i Paesi a reddito medio e basso che potranno trarre i maggiori vantaggi dalla distribuzione più equa delle maggiore entrate fiscali.
"Sono stati compiuti molti passi in avanti negli ultimi anni in ambito fiscale in campo internazionale - è quanto afferma l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e la sensazione è che finalmente la battaglia per l'equità e per la lotta contro le irregolarità sia entrata nel vivo, portando risultati di tutto rispetto, nell'interesse dei diversi Paesi e quindi dei cittadini. L'applicazione di un regime fiscale chiaro e giusto consentirà di avere a disposizione risorse fondamentali in un momento come questo, dove dopo la pandemia è necessario ripartire attraverso investimenti e politiche attive, anche e soprattutto in ambito lavorativo. Bisogna continuare lungo la strada tracciata e far fronte comune per superare le resistenze ancora presenti - conclude l'Amministratore Unico del Caf Italia - e dare il via senza indugi a una nuova fase, dove i privilegi di pochi vengano finalmente superati a beneficio della collettività".