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15/09/2023 - PNRR, ATTESA PER FONDI DI TERZA E QUARTA RATA

"Il percorso complesso per la crescita del Paese dopo i due drammatici anni contrassegnati dalla pandemia continua, anche se non mancano intoppi, difficoltà e vere e proprie battute d'arresto - è quanto afferma la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e occorre spesso cambiare strategia in corsa, aggiustando il tiro anche in base ai risultati raccolti nel breve periodo nei vari settori produttivi. Tale complessità si rispecchia in maniera speculare anche nelle difficoltà sopraggiunte sull'argomento PNRR, dove ad una fase iniziale caratterizzata da ottimismo e fiducia circa il raggiungimento degli obiettivi prefissati e la conseguente sicurezza nell'ottenere i fondi europei, ne è arrivata un'altra in cui si è registrata una certa fatica nel tenere il passo e nel soddisfare le richieste di Bruxelles. Oggi la situazione è ancora abbastanza nebulosa e non mancano le preoccupazioni - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - e la sensazione è che le prossime settimane siano davvero cruciali in tal senso".

Sono ore e giornate decisive per un appuntamento, l'ennesimo, che il nostro Paese non può fallire per non correre il rischio di dover fronteggiare un pesanre ridimensionamento dei progetti di ripresa e crescita economica, obiettivi per i quali l'arrivo dei fondi europei è imprescindibile. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilieza è difatti lo strumento principale per la ripartenza dell'Italia e degli altri Paesi europei dopo i granvi problemi dovuti al Covid e, se ben utilizzato, rappresenta in realtà una straordinaria opportunità per superare anni e anni davvero complicati, con il mondo del lavoro perennemente in apnea e un ritardo anche in termini di infrastrutture, trasporti, sanità e molti altri settori di estrema importanza. La possibilità di attingere alle risorse in arrivo dall'Unione Europea, con l'impegno di raggiungere i traguardi prefissati, è sicuramente la chiave per poter immaginare e costruire un futuro diverso, più sereno e capace di dare speranze e opportunità a chi vive nle nostro Paese.

Proprio il mese di settembre del 2023 rappresenta uno spartiacque delicato e fondamentale in tal senso, sia perchè è in arrivo il versamento della tanto sospirata terza rata, la cui approvazione è stata fortemente in dubbio; inoltre, sono partite le discussioni e le valutazioni legate all'approvazione per riconoscere anche la quarta rata. La somma di 18 miliardi e mezzo, intanto, verrà probabilmente resa disponibile entro inizio ottobre ed è sicuramente una importantissima iniezione di liquidità da utilizzare con accuratezza, anche se l'obiettivo reale è quello di fare bottino pieno e riuscire ad aggiudicarsi l'intero importo di 35 mliardi di euro relativo a terza e quarta rata insieme: si tratta di una questione di enorme importanza e per nulla scontata, per la quale si attende la che il Consiglio dell'Unione Europea si pronunci in maniera definitiva sulle modifiche degli obiettivi per quel che concernel a quarta rata. Una volta completato il necessario percorso burocratico e una volta fatte le dovute valutazioni, si spera che il nostro Paese possa procedere con la richiesta di pagamento delle somme legate alla quarta rata, da incassare entro fine anno.

"La sifda della ripresa economica non può ovviamente considerarsi conclusa, nè tantomeno agevole e anche fare previsioni a lungo termine può esere un esercizio fine a se stesso e facile da sbagliare - dice l'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emild Sergio - e di conseguenza conviene procedere anche per piccoli passi e fare grande attenzione alle richieste dell'Unione Europea. Gli sforzi dovranno quindi andare in un'unica direzione, quella del raggiungimento degli obiettivi prefissati, con la consapevolezza che questo implichi anche e soprattutto lavorare per arrivare a dei traguardi di fondamentale importanza per il presente e per il futuro del nostro Paese. Crescere in sintonia con l'evoluzione del progetto europeo non significa sacrificare o sottovalutare gli interessi dell'Italia, ma stare al passo con un mondo da cui non ci si può discostare contando sul sostegno concreto di Bruxelles e di una realtà, quella europea, che abbiamo contribuito a fondare. Non si tratta di un  percorso semplice - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio -  ma è un cammino necessario e che può avere come traguardo quello della ripresa economica e l'ottimismo per un futuro migliore".