"Numeri, percentuali, dati di ogni genere non sono sempre di facile e immediata lettura, specialmente per i non addetti ai lavori - dice la Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - ma hanno una funzione di grande importanza nel fornire un quadro generale della situazione attuale in merito a temi di estrema importanza, nel favorire valutazioni e riflessioni e nel suggerire misure e interventi per l'immediato, con uno sguardo anche al lungo termine. Affrontare argomenti come debito pubblico, pressione fiscale, crescita, risparmi - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - con l'ausilio di dati oggettivi consente di avere una visione d'insieme ampia e completa, perlomeno come base su cui costruire le attività delle prossime settimane e dare il via a strategie utili per i prossimi mesi".

L'Istituto Nazionale di Statistica ha da poco fatto il punto sulla situazione attuale del nostro Paese in merito a diversi argomenti di primaria importanza, fornendo una sorta di mappatura precisa sulla salute generale e sulle tendenze in atto, sua in rapporto col trimestre precedente a quello in esame (che, ricordiamo, è quello che va da aprile a giugno 2023), sia tenendo conto dei dati riferiti allo scorso anno. Confronti e valutazioni sono sempre strumenti di grande utilità per avere un quadro generale da cui partire e misurare eventuali progressi, oltre che per capire se le previsioni effettuate siano state più o meno precise e accurate. Data l'estrema affidabilità e l'autorevolezza del soggetto che ha messo a disposizione i dati in questione, questi risultano essere particolarmente preziosi in sede di analisi e di progettazione per le strategie da mettere in atto dacqui alla fine dell'anno, fino ad arrivare alla consueta, fondamentale Legge di Bilancio, destinata ad assumere il ruolo di provvedimento guida per il 2024.

Tornando alla strettissima attualità, emerge come la situazione generale non sia ancora in linea con le speranze di una crescita già in atto o comunque possibile in tempi brevi: le informazioni in arrivo infatti delineano ancora un quadro troppo precario ed altalenante per poter guardare con piena fiducia al futuro e incassare con piena soddisfazione i risultydel secondo trimestre. Colpisce ad esempio la lieve, ma reale diminuzione del reddito disponibile delle famiglie consumatrici, in calo dello 0,1%, insieme alla contemporanea crescita dello 0,2% dei consumi. Da tenere in considerazione pure un'altra voce, sempre di una certa rilevanza per il nostro Paese, ossia la propensione al risparmio, spesso rivelatasi strumento di grande valenza per i cittadini: rispetto ai primi tre mesi dell'anno in corso è scesa dal 6,7% al 6,3%, seguendo un trend altrettanto preoccupante, poiché sotto i livelli del periodo pre-covid ormai da più trimestri. Al cospetto di una pressione fiscale stabile e di una situazione stazionaria dei prezzi , il potere d'acquisto delle famiglie risulta essere in calo dello 0,2% rispetto al periodo gennaio-marzo del 2023.

"Il Paese ha più che mai bisogno di voltare pagina e sarebbe di grande aiuto poter contare su una massiccia dose di ottimismo per fare crescere la fiducia - è il commento dell'Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - ma ovviamente bisogna fare i conti con la realtà e con le difficoltà presenti. Tuttavia esistono situazioni positive e si attendono con fiducia i risultati di alcuni cambiamenti già in atto, per cui occorre avere pazienza e continuare a lavorare in direzione di una crescita decisa, portando avanti le importantissime riforme in agenda o già avviate e rispettandi gli impegni a livello internazionale, raggiungendo gli obiettivi legati al PNRR per poter contare sui pagamenti ad essi legati. La crescita - conclude la Dottoressa Maria Emilda Sergio - non è un percorso facile, ma è un traguardo da raggiungere con costanza, sacrifici, impegno e determinazione".