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12/10/2023 - AMIANTO, MAGGIORE PROTEZIONE PER I LAVORATORI

Approvata una nuova direttiva UE con limiti di esposizione all'amianto ridotti e obblighi piu stringenti in particolare nel campo dell'edilizia. Il Parlamento europeo ha approvatoin data  3 ottobre 2023  una nuova direttiva che và a modificare le norme sull'esposizione all'amianto. Il documento ha l'obiettivo di migliorare la protezione dei lavoratori europei dai rischi per la salute e migliorare la tecnologia per l'individuazione precoce delle fibre di amianto. Come già si sà l'amianto è una sostanza cancerogena il cui utilizzo è stato bandito in Europa già da parecchi anni, ma è ancora molto presente in edifici e infrastrutture. Si calcola che oltre 70mila persone all'anno muoiano per gli effetti di questa sostanza  Ben il 78% dei tumori professionali riconosciuti negli Stati membri dell'Unione risulta essere legato all'esposizione all'amianto. La nuova direttiva che aspetta solo l'adozione formale del consiglio e la pubblicazione in Gazzetta ufficiale,  modifica la precedente direttiva 2009/148, abbassando ulteriormente i livelli di possibile esposizione professionale all'amianto di dieci volte rispetto al passato. Il limite obbligatorio sarà ridotto da 0,1 a 0,01 fibre di amianto per centimetro cubo (cm³), soglia che dovrebbe entrare subito in vigore anche senza un periodo di transizione. Inoltre i Paesi UE, entro un massimo di sei anni dall’entrata in vigore della direttiva, dovranno rendere obbligatorio l'utilizzo di tecniche più moderne e sensibili in grado di rilevare anche le fibre, come ad esempio la microscopia elettronica. Si potrà abbassare ulteriormente il valore limite a 0,002 fibre di amianto per cm³, escluse le fibre sottili, oppure a 0,01 fibre di amianto per cm³ incluse le fibre sottili. La direttiva prevede che i paesi adottino nuove disposizioni e di conseguenza nuovi requisiti e obblighi per i datori di lavoro ai fini di una maggiore protezione dei lavoratori, come ad esempio: dispositivi di protezione individuale e respiratori di nuova generazione; pulizia sicura degli indumenti indossati; procedura di decontaminazione e infine requisiti di formazione più stringenti  per i lavoratori in materia. Si prevede ad esempio che  prima di intraprendere lavori di demolizione, di manutenzione o di ristrutturazione in locali costruiti prima dell'entrata in vigore del divieto nazionale relativo all'amianto, i datori di lavoro dovranno anche informarsi sulla presenza di materiali a potenziale contenuto di amianto. Si renderanno necessarie verifiche effettuate da un operatore certificato, adeguata al luogo di lavoro e soggetta a norme minime di qualità. L'obbligo per i datori di lavoro di ottenere informazioni  non  sostituirà comunque l' obbligo di effettuare una valutazione dei rischi a norma della direttiva 89/391/CEE.