16/10/2023 - AIUTI ALLE FAMIGLIE NELLA LEGGE DI BILANCIO 2024
Assegno unico più alto, anche oltre i 21 anni: le anticipazioni sulle intenzioni del Governo nella prossima manovra. Maggior sostegno alle famiglie con almeno tre figli con l'assegno Unico, non si esclude inoltre la reintroduzione delle detrazioni per figli a carico. Il pacchetto di aiuti alle famiglie è tra le poche cose, con la conferma del taglio del cuneo fiscale nelle buste paga, su cui sembra esserci convergenza nella maggioranza in uno scenario di estremo rigore nell'elaborazione della prossima legge di Bilancio. Lo conferma l'approvazione, arrivata da entrambe le Camere, della NADEF (Nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza) la legge che ogni anno a settembre mette a punto il quadro economico generale delineato ad aprile, non solo per il bilancio dell'anno successivo ma per il triennio in 2024-2026. Sembra essere stato confermato, anzi stretto ancora gli ardui margini di manovra attuali, in quanto il rallentamento dell'economia dovuto alla crisi ucraina e e al caro energia ha prospettive ora più fosche per la nuova esplosiva situazione in Medio Oriente. Intanto l'inflazione e il rialzo dei tassi deciso dalla BCE continuano a colpire fortemente il potere di acquisto reale delle famiglie. Nella NADEF quindi si è delineato uno scostamento di bilancio per finanziare comunque alcune misure di sostegno ai ceti meno abbienti, come del resto promesso da mesi. Le misure non potranno comunque, per varie questioni finanziarie avere un impatto generalizzato. Più in dettaglio sono tre le ipotesi di aiuto alle famiglie che stanno prendendo forma, ovvero: il potenziamento dell’assegno unico per i nuclei con almeno tre figli, con conferma anche per i figli oltre i 21 anni; la reintroduzione della detrazione per i nuclei familiari, in forma progressiva sulla base del numero di figli; la sperimentazione del quoziente familiare (ipotesi residuale per gli alti costi previsti). Il primo punto è il piu probabile e anche semplice da realizzare perché le procedure gestite dall'INPS sono ormai consolidate e si tratterebbe semplicemnte di modificare le percentuali delle maggiorazioni già previste dalla legge istitutiva. Il mantenimento dell'assegno unico per i figli anche oltre i 21 anni avrebbe a finalità di consentire ai nuclei meno abbienti di sostenere le spese per l'istruzione universitaria dei figli, ancora difficile per le borse di studio, recentemente anche aumentate ma sempre insufficienti e il caro affitti degli alloggi per i fuori sede. Sulla seconda opzione pesa, oltre al nodo delle risorse, anche il problema tecnico di assicurare il vantaggio anche alle famiglie che non hanno capienza per le detrazioni fiscali. Sulla terza ipotesi si ricorda che consiste in un sistema di calcolo del reddito complessivo della famiglia in cui i familiari a carico hanno maggior peso. Il sistema è attualmente in corso di sperimentazione per l'agevolazione del superbonus edilizio al 90% sugli gli edifici unifamiliari.