17/10/2023 - NO AL SALARIO MINIMO PER LEGGE, QUESTO IL PARERE DEL CNEL
Salario minimo non necessario secondo il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL). L'iter parlamentare della proposta di legge riguardo al salario minimo che era iniziato a luglio 2023, successivamente era stato sospeso prima delle ferie estive per la decisione del Governo di affidare al CNEL uno studio sul tema, prima di prendere posizione. Il dibattito sul contrasto al lavoro povero e ai salari dei lavoratori italiani, tra i piu bassi d'europa, è molto ampio e le posizioni sono abbastanza trasversali tra le forze della maggioranza, delle opposizioni e parti sociali (sindacati, e associazioni dei datori di lavoro). E' stato approvato il testo definitivo del parere del Consiglio che conferma, come anticipato nell'istruttoria il parere negativo sulla necessitàdi legiferare su un importo minimo retribuzione valevole per tutti i settori. Dall'interno del CNEL è stato dichiarato che il documento presenta invece una "cassetta degli attrezzi” per gestire, in modo articolato e mirato le diverse criticità del lavoro povero e dei salari minimi adeguati per tutti i lavoratori, aggiungendo inoltre che una buona contrattazione, buone relazioni industriali e buone normative di sostegno siano la ricetta giusta per sostenere lavoratori, aziende, famiglie. Riassumiamo il disegno di legge fermo in Parlamento. Questo prevede: per i lavoratori subordinati, e per i rapporti di lavoro diversi da quello subordinato che presentino analoghe necessità di tutela; il diritto a un trattamento economico di retribuzione proporzionata e sufficiente, che non sia inferiore al trattamento previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni datoriali e sindacali comparativamente più rappresentative, con una soglia minima salariale inderogabile, pari a 9 euro lordi all’ora. La soglia si applicherebbe però solo ai cosiddetti "minimi retributivi", lasciando al contratto collettivo la regolamentazione delle altre voci retributive. Nella proposta sono presenti anche: la garanzia di "ultrattività" dei contratti scaduti o disdettati, come previsto anche dalla Direttiva (UE) 2022/2041, approvata definitivamente nell'ottobre 2022 e l'istituzione di una commissione tripartita, composta dalle parti sociali comparativamente più rappresentative, cui spetta il compito dell’aggiornamento periodico del trattamento economico minimo orario. In sintesi il documento sembra propendere per un parere negativo sulla necessità di stabilire il salario minimo per legge. Il Consiglio auspica anche una migliore informatizzazione, e potenziamento della fruibilità e della capacità di lettura dei contratti conservati nel ricco archivio del CNEL che costituisce una preziosa fonte di dati necessari per le valutazioni.