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07/12/2023 - PERMESSO DI SOGGIORNO AI MINORI

Confermata con la conversione del decreto immigrazione la nuova verifica dei requisiti per permessi di soggiorno per motivi di lavoro per i minori non accompagnati. Il decreto legge Immigrazione e sicurezza  DL133 2023 spiega che le Disposizioni urgenti in materia di immigrazione e protezione internazionale, nonché per il supporto alle politiche di sicurezza e la funzionalità del Ministero dell'interno" pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale. Tale decreto ha ulteriormente previsto un'importante novità per i consulenti del lavoro. L'articolo 6 và a modificare  l'articolo 32 del D.Lgs n. 286/1998, riguardante la conversione dei permessi di soggiorno in permessi di soggiorno per motivi di lavoro  per i minori stranieri dopo il periodo di affido, al compimento della maggiore età. Nel dettaglio la verifica dei requisiti  per la  conversione di tali permessi  viene affidata ai consulenti del lavoro e alle organizzazioni dei datori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale, alle quali il datore di lavoro aderisce o conferisce mandato. Nel caso di evvenuto accertamento dell'assenza dei requisiti richiesti il permesso di soggiorno  viene  revocato e ne và  data notizia al pubblico ministero competente. Il decreto -legge è stato convertito in legge, numero 176 del 2023 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 4 dicembre 2023.Fà comodo ricordare che il  permesso di soggiorno  può  essere rilasciato, per il periodo massimo di un anno, per motivi di  studio, di accesso al lavoro ovvero di lavoro subordinato o  autonomo  previo accertamento dell'effettiva sussistenza dei presupposti e requisiti  previsti dalla normativa vigente, oltre che ai minori che raggiungono la maggiore età: a quelli  sottoposti  a  tutela,  previo parere positivo del Comitato per i  minori  stranieri  o anche ai minori  stranieri non accompagnati che siano stati ammessi per un periodo non inferiore a due anni in un progetto di integrazione sociale e civile gestito da  un ente pubblico o privato  iscritto nel registro istituito presso la Presidenza del  Consiglio dei ministri. La norma comunque non prevede il possesso di requisiti specifici di formazione  di  cui  all'articolo 23 dello stesso decreto 286 1996. Già  dall'anno  2022 con l'entrata in vigore del decreto legge 21 giugno 2022 n. 73 (c.d. decreto Semplificazioni fiscali) sul tema dell'ingresso in Italia  di lavoratori extracomunitari per motivi di lavoro, era stato previsto anche il coinvolgimento dei professionisti di cui all’art. 1 della L. n. 12/1979 e delle organizzazioni datoriali comparativamente più rappresentative,  riguardo ai presupposti richiesti. In merito l’Ispettorato del lavoro  ha comunicato attraverso la nota n. 3820/2022  i primi chiarimenti  sulle verifiche a carico dei professionisti in tema di di congruità, capacità patrimoniale, equilibrio economico-finanziario, fatturato, numero dei dipendenti, dove compresi quelli già richiesti ai sensi del decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 e tipo di attività svolta dall'impresa.