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14/12/2023 - UE, ACCORDO SU BENI CONFISCATI ALLA CRIMINALITA'

"Combattere la criminalità in maniera efficace significa innanzitutto prendere coscienza della sua natura multiforme e accettare il fatto che si tratta di un fenomeno ancora presente e ben radicato - sono le parole della Dottoressa Maria Emilda Sergio, Amministratore Unico del Caf Italia - e che di conseguenza va affrontato a tutto campo e ad ogni livello, compreso quello, fondamentale, dell'aspetto economico. Non si può infatti attuare una strategia credibile e autorevole senza una battaglia derrata alle fonti di finanziamento e di sostentamento dei vari aspetti delle attività criminose, a cominciare dal riciclaggio e dal ricorso a evasione ed elusione fiscale. E per poter contare su strumenti di casta portata è indispensabile che la cooperazione fra le forze in campo sia il più ampia possibile, anche a livello sovranazionale: la globalizzazione, la facilità di comunicazione e le distanze sempre più ridotte sono infatti elementi utilizzati su vasta scala da chi porta avanti attività criminose ed è indispensabile che in questa battaglia tali fattori - aggiunge l'Amministratore Unico del Caf Italia - vengano adeguati con costrutto e continuità anche da chi è chiamato a tutelare e difendere la legalità e il rispetto delle regole".

L'obiettivo dichiarato è quello di mettere in condizione i singoli Stati dell'Unione Europea di combattere con sempre maggiore efficacia la criminalità organizzata e, per favorire il raggiungimento di tale, ambizioso e necessario traguardo, ci si è resi conto che occorre dotare gli Stati di strumenti più performanti. Sulla base di queste premesse arriva la nuova Direttiva Europea, con la quale si decide di stabilire delle norme minime in relazione ad argomenti cruciali, ossia tracciamento, identificazione, congelamento, confisca e gestione dei beni sottratti alle organizzazioni criminali, vale a dire ogni singola fase di un lavoro alquanto complesso e molto delicato. Il ventaglio di reati interessati alle novità dei più recenti provvedimenti è ampio e, oltre al terrorismo, include ad esempio anche la tratta degli esseri umani e il traffico di droga: obiettivo nel breve termine è quello di fare sì che gli Stati e gli organi competenti, impegnati in prima linea un questa battaglia, possano contare su tutte le risorse finanziarie, operative e tecnologiche necessarie e adeguate allo scopo.

Le attività fondamentali legate al rintracciamento e alla confisca dei beni legati ad attività illegali e criminose è in realtà già regolata da normative europee e nazionali, con alcuni esempi di grande efficacia e diversi Paesi, tra cui soprattutto l'Italia, decisamente all'avanguardia in materia: tuttavia negli ultimi anni si è avvertita la necessità di implementare tali norme con interventi mirati e di render nel complesso più stringente la lotta contro la criminalità organizzata internazionale, che prende spesso il via da quelle diffuse a livello nazionale. La Direttiva Europea rappresenta dunque un importantissimo passo in avanti nella difesa della legalità, tanto a livello pratico quanto a livello simbolici: tuttavia, per acquisire il peso specifico necessario a livello normativo dovrà passare attraverso la valutazione dei Rappresentanti degli Stati membri del Consiglio: compiuto questo passaggio, sarà indispensabile completare l'iter previsto attraverso l'adozione formale al Consiglio Europeo e al Parlamento Europeo. Gli Stati membri avranno il compito di individuare le autorità chiamate a gestire i beni oggetto di congelamento o confisca.

"Ogni passo in avanti compiuto per affrontare con decisione ed efficacia la criminalità organizzata, il terrorismo, il riciclaggio e ogni forma di illegalità va salutato con soddisfazione ed entusiasmo - è quanto afferma l' Amministratore Unico del Caf Italia, la Dottoressa Maria Emilda Sergio - e rappresenta un segnale di speranza per il futuro. Le nuove generazioni hanno infatti innumerevoli modi per tenersi informate e venire a conoscenza di provvedimenti, leggi, normative nazionali e internazionali aventi come obiettivo la lotta all'illegalità è molto importante: il messayche deve sempre venire fuori da tutto ciò è che la via della legalità, che può apparire tortuosa e complicata, è tuttavia l'unica possibile e la sola che consente di porsi obiettivi sia immediati che a lungo termine, sempre e comunque nell'interesse di tutti, di quella comunità di persone di cui ognuno di noi fa parte e che ogni singolo individuo, come persona e come cittadino, ha il compito di migliorare con le sue azioni quotidiane. Il futuro - aggiunge la Dottoressa Maria Emilda Sergio - nasce proprio dalle piccole e grandi cose che vengono fatte nella quotidianità".