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25/01/2024 - CONGEDO MATERNITA'

Nuove istruzioni INPS sul certificato telematico di gravidanza. Il congedo di maternità obbligatorio non può essere ridotto dall'INPS per il mancato invio nei tempi richiesti del certificato medico digitale. Questo quanto affermato dall'istituto stesso in un messaggio interno alle proprie sedi, adeguandosi alle indicazioni della Cassazione e della giurisprudenza di merito che hanno più volte ribadito che il congedo di maternità obbligatorio di 5 mesi è un diritto "indisponibile". Con il messaggio numero 287 datato 22 gennaio 2024 l'INPS  conferma  che l'invio del certificato telematico di gravidanza è obbligatorio  ai fini del congedo e che spetta al medico, considerato che il congedo di maternità delle lavoratrici dipendenti  costituisce un diritto indisponibile della lavoratrice,  che deriva dal divieto assoluto di adibizione al lavoro,peraltro, penalmente sanzionato il diritto al congedo di maternità non è disponibile e non puo quindi essere precluso  se il medico certificatore non abbia proceduto al rituale invio del certificato telematico. In questi casi, procedendo comunque ad una corretta gestione delle domande di maternità l'Istituto prevede, che: Qualora sia presentata domanda di congedo di maternità senza invio telematico del certificato di gravidanza, tale certificato può essere richiesto  successivamente ma cio' nonostante prima della nascita del minore. Dalla data del parto, infatti, la procedura telematica non consente più al medico l’inserimento del certificato; nei casi in cui la lavoratrice abbia inviato un certificato di gravidanza cartaceo, rilasciato da un medico del Servizio sanitario nazionale o  convenzionato, è possibile utilizzare la data presunta del parto indicata nell’originale cartaceo del certificato in questione; nei casi in cui si in cui non sia stato trasmesso alcun certificato di gravidanza, ma sia stata disposta l’interdizione anticipata della lavoratrice con provvedimento rilasciato dalla ASL, è possibile utilizzare la data presunta del parto riportata nel provvedimento stesso, in quanto proveniente da struttura pubblica del SSN; In caso di totale assenza della documentazione  menzionata, il periodo di congedo di maternità  andra calcolato a ritroso dalla data effettiva del parto tramite verifica su piattaforma. La Corte di Cassazzione ha espresso"La consegna di un certificato medico in ritardo non può avere conseguenze sul diritto all'indennità piena dovuta per il congedo obbligatorio di maternità di 5 mesi".