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14/02/2024 - NOVITA' 2024 BONUS NIDO

Bonus asilo nido/supporto domiciliare: come funziona. Regole, domanda e pagamenti. Importo più alto 2024 per i figli oltre il primo, nelle famiglie meno abbienti. L'importo del bonus per asili nido e supporto domiciliare sarà più alto nel 2024, per le famiglie con almeno due figli sotto i 10 anni. Questo quanto previsto dalla Legge di Bilancio 2024, un significativo incremento economico ma abbastanza selettivo;  in particolare si porta a 3600 euro  il contributo annuo per famiglie fino a 40mila euro di ISEE, per le nascite/adozioni  che si verificano dal 1 gennaio 2024, in presenza anche di un primo figlio di età non superiore a 10 anni.D'obbligo ricordare che i rimborsi non possono superare quanto effettivamente pagato agli asili nido o alle baby sitter e nel 2023 erano al massimo: circa 270 euro al mese con ISEE fino a 25mila euro (3000 euro all'anno); circa 227 euro al mese con ISEE da 25mila a 40mila euro (2500 euro all'anno); circa 136 euro al mese con ISEE pari o sopra i 40mila euro  (1500 euro all'anno). Se non si presenta l' ISEE  viene erogato l'importo minimo, che resta invariato nel 2024 per le famiglie con ISEE sopra i 40mila euro e/o con un unico figlio. Si aspettano le istruzioni INPS aggiornate per i dettagli operativi. Il Bonus asilo nido/supporto domiciliare è una misura introdotta la prima volta 2016 e ormai passata a regime, offre un contributo per:  il pagamento di  rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati, oppure il pagamento di assistenza domiciliare ai bambini fino a tre anni che non possono frequentare il nido per patologie croniche. L'importo varia sulla base dell'ISEE familiare. Le domande e il pagamento sono  gestiti dall'Inps. Il Bonus nido spetta a: cittadini italiani e comunitari residenti in Italia o in uno dei Paesi europei e cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno anche non permanente (es. lavoro subordinato).  Il bonus non è cumulabile con la detrazione  fiscale dal reddito  per la frequenza asili nido.Si può avere invece anche contemporaneamente  con l'assegno unico universale per i figli. Il contributo deve essere richiesto con una delle seguenti modalità: in via telematica sul INPS, telefonicamente con il Contact Center Integrato o attraverso gli enti di Patronato. Nel momento in cui viene presentata l’istanza bisogna specificare quale  forma di agevolazione si richiede. L'Istituto precisa che per il rimborso la documentazione (ricevuta, fattura quietanzata, bollettino bancario o postale o, per gli asili nido aziendali, attestazione del datore di lavoro) deve contenere tutte le seguenti informazioni: denominazione e Partita IVA dell’asilo nido; nome, cognome o codice fiscale del minore; mese di riferimento; estremi del pagamento o quietanza di pagamento; nome, cognome e codice fiscale del genitore che sostiene l’onere della retta (che dovrà coincidere col richiedente il beneficio). Nel caso in cui la suddetta documentazione sia riferita a più mesi di frequenza, la stessa deve essere allegata a ogni mese a cui si riferisce. Se, invece, per lo stesso mese si è in possesso di più ricevute le stesse dovranno essere inviate in un unico file. INPS ha allungato i tempi per allegare i documenti di spesa fino a luglio  2024.