21/02/2024 - NOVITA' IN ARRIVO SUL CONTRIBUTO BADANTI
La norma sul nuovo contributo mensile per l'assistenza anziani all'esame delle commissioni parlamentari. Di cosa si tratta. Le associazioni chiedono il rafforzamento. E' momentaneamente all'esame delle commissioni parlamentare il disegno di legge inerente all'assistenza di disabili e anziani che prevede, tra le varie misure, a partire dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026, l'erogazione un contributo statale di 850 euro mensili agli anziani oltre gli 80 anni in condizioni di non autosufficienza, per contribuire a pagare una assistente familiare che andrebbe ad aggiungersi all'attuale indennità di accompagnamento. Dai calcoli emerge, che il contributo arriverebbe a coprire il costo per meno di 20 ore settimanali di assistenza da parte di una badante legalmente impiegata. I fondi a disposizione ammonterebbero a 250 milioni di euro per ciascuno degli anni indicati. Calcolando gli stipendi attualmente previsti da contratto la sufficiente per assistere 24.509 beneficiari, una frazione minima (0,65%) rispetto ai 3,86 milioni di anziani non autosufficienti totali. Il beneficio, mira a riformare le politiche di supporto agli anziani, in linea con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Fino ad oggi, il finanziamento totale allocato per questa riforma è di un miliardo di euro, con un impegno governativo di aggiungere un ulteriore miliardo tramite il Documento di Economia e Finanza (DEF) di aprile, puntando a raggiungere una dotazione di 5-7 miliardi entro la fine della legislatura. La nuova legge, prevede, qualora dovesse essere approvata: un importo fisso, equivalente all'indennità di accompagnamento per gli invalidi (531,76 euro al mese per il 2024); un assegno di assistenza aggiuntivo di 850 euro mensili, destinato al pagamento di una badante assunta legalmente o servizi qualificati di assistenza. Questo assegno sarà fornito, almeno inizialmente, per un periodo sperimentale di due anni, 2025 e 2026, e in caso di mancato utilizzo per le finalità previste, verrà revocato. L'accesso a questo sostegno è regolato da criteri restrittivi, richiedendo che l'anziano: abbia almeno 80 anni, sia in condizioni di non autosufficienze e già percepisca l'indennità di accompagnamento(attualmente sono 1,4 milioni i beneficiari) abbia un ISEE non superiore a 6.000 euro. La misura mira quindi a supportare gli anziani in condizioni di povertà, offrendo una soluzione parziale alle spese assistenziali, considerato che il nuovo assegno coprirà meno di 20 ore settimanali di assistenza. Viene evidenziato che i fondi stanziati non consentono per gli anziani con ISEE di 6.000 euro di assumere una badante a tempo pieno, soprattutto considerando la necessità di un livello contrattuale adeguato per assistenti specializzati nel supporto a persone con gravi necessità, che comporta un costo maggiore.