12/03/2024 - STRESS DA LAVORO, DATORI RESPONSABILI ANCHE SENZA MOBBING
La Cassazione in numerose recenti sentenze sottolinea la responsabilità del datore di lavoro per danni da stress nei dipendenti. La Corte Suprema di Cassazione (sezione lavoro), ha emesso recentemente sei sentenze molto dure riguardanti la responsabilità in capo ai datori di lavoro in tema di stress da lavoro. Viene infatti stabilito che anche in mancanza dei requisiti specifici del mobbing (forma di “terrore psicologico sul luogo di lavoro”, uno stato di conflittualità sistematica e persistente contro un lavoratore per emarginarlo o escluderlo dal contesto lavorativo), i giudici del lavoro sono tenuti a verificare violazioni dell'azienda in materia di salute e sicurezza sul lavoro e in particolare indagando sui seguenti aspetti: se il dipendente abbia lavorato in un ambiente con situazioni stressanti e/o conflittuali; se a causa di questo ambiente, il dipendente abbia subito danni; e se l'azienda abbia preso le dovute precauzioni, come richiesto dall'articolo 2087 del Codice Civile, per prevenire o comunque mitigare tali condizioni lavorative dannose. Nel caso specifico di una delle ordinanze ad esempio, la numero 3791 del 12 febbraio 2024, la Corte si è espressa su una lavoratrice che aveva citato in giudizio il Ministero dell’Istruzione, affermando di aver subito per lungo tempo comportamenti mobbizzanti da parte di un collega. Le corti di merito avevano rigettato la sua richiesta poiché non era stata provata la presenza di mobbing. Invece, la Suprema Corte ha ritenuto che nelle sentenze fosse stato erroneamente ignorato l'obbligo, da parte del datore di lavoro, di verificare e prevenire il verificarsi di situazioni di stress nocivo nell'ambiente di lavoro, in linea con quanto previsto dall'articolo 2087 del Codice Civile. Tutte le sentenze sottolineano che la responsabilità dell'azienda secondo l'articolo 2087 del Codice Civile non richiede necessariamente azioni intenzionali dannose ma si verifica anche se l'azienda non ha impedito condizioni di lavoro stressanti che possono nuocere alla salute dei dipendenti. Inoltre, si evidenzia l'importanza di valutare il rischio stress lavoro-correlato nel contesto della valutazione dei rischi aziendali, come previsto dal testo unico sulla sicurezza che ricomprende questo obbligo nella redazione nel documento di valutazione rischi. Si ribadisce quindi che i datori di lavoro hanno l'obbligo non solo di aggiornare periodicamente tale valutazione ma anche di mettere in atto meccanismi per rilevare e affrontare prontamente eventuali situazioni problematiche, garantendo così un ambiente lavorativo ottimale per la salute psicofisica dei lavoratori.