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09/05/2024 - ESAME GUIDA TURISTICA, NOVITA' NELLA CONVERSIONE DEL DL PNRR 2024

Le modifiche alla legge per la riforma della professione di guida turistica: requisiti elenco nazionale esame di abilitazione. La riforma della professioni di guida turistica prevede un elenco nazionale delle guide turistiche con esame unico di accesso e l'aggiunta di specifiche modalità di svolgimento della professione. Questo quanto apparso in GU a novembre 2023 (Legge 190 2023). Si prevede un decreto del ministero del turismo per l'istituzione dell'albo nazionale. Con la legge di conversione del DL 19 del 2024 di attuazione del PNRR sonostate introdotte modifiche, principalmente su  requisiti per l’esercizio della professione di guida turistica; conoscenze linguistiche e titoli di studio funzionali all’esame di abilitazione all’esercizio della professione; composizione e aggiornamento dell’elenco nazionale delle guide turistiche;  regole per l’esercizio della professione sulla base di titoli conseguiti all’estero; corsi di specializzazione e aggiornamento; disciplina di divieti e sanzioni. Per poter svolgere la professione ad oggi era previsto il conseguimento di una abilitazione a livello regionale attraverso il superamento di un Esame di Stato. I requisiti per sostenere l'esame di accesso agli albi regionali delle guide turistiche  sono i seguenti: maggiore età, possesso del diploma di laurea triennale oppure possesso della qualifica professionale di guida turistica conseguita negli Stati membri dell'Unione Europea o di abilitazione all'esercizio della professione qualora lo Stato membro dell'Unione Europea  la preveda. L'esame di stato per guide turistiche  si svolgerà nelle singole regioni e Province autonome e  consisterà in tre prove: una prova scritta, composta da quesiti a risposta multipla e domande generali sulla legislazione, l’organizzazione turistica e la Storia dell’Arte italiana, con particolare riguardo ai siti artistici oggetto di domanda per la specifica abilitazione, ossia quelli del territorio per il quale si intende ottenere il patentino; una prova orale sulle stesse materie della prova scritta, più una parte per verificare le competenze linguistiche; una prova pratica, in cui i candidati dovranno cimentarsi nella simulazione di una visita guidata, utilizzando anche supporti multimediali. La nuova legge  definisce guida turistica solo il professionista che abbia conseguito il titolo o il riconoscimento della qualifica professionale. Si specifica anche che la visita guidata, ha il fine di: evidenziare le caratteristiche, gli aspetti e i valori storici, artistici,  religiosi, demo-etno-antropologici, paesaggistici del patrimonio nazionale, e degli ulteriori elementi di identità locali;  trasmettere la conoscenza, con particolare riguardo alla presa di coscienza, da parte dei visitatori, della fragilità di tale patrimonio e della  necessità di rispettarlo; garantire la qualità delle prestazioni rese ai fruitori del servizio, comprese le persone con disabilità. L’esame di abilitazione all’esercizio della professione di guida turistica,  avrà cadenza almeno annuale e sarà indetto dal  Ministero del turismo. Saranno necessari i seguenti requisiti: avere compiuto la maggiore età; essere cittadino italiano o di Stati membri dell’Unione europea o, se cittadino di Stati non appartenenti all’Unione europea,  in regola con le disposizioni  sull'immigrazione e di lavoro, fatti salvi eventuali accordi internazionali in materia; godere dei diritti civili e politici; non aver subìto condanne passate in giudicato o applicazione della pena su richiesta delle parti, per reato doloso, per il quale la legge preveda la pena della reclusione o dell’arresto; non avere riportato condanne, anche non definitive, o l’applicazione della pena su richiesta delle parti, per reati commessi con abuso di una professione, arte, industria, commercio o mestiere; aver conseguito una laurea triennale ovvero una laurea specialistica, magistrale o del vecchio ordinamento; Su questo punto interviene la modifica della nuova legge  d i conversione del DL 19 2024, per cui la partecipazione  è consentita anche a chi sia in possesso di un diploma di istruzione secondaria di secondo grado o altro diploma dichiarato equipollente aver conseguito le certificazioni della conoscenza di una  lingua straniera al livello di competenza C1 del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue: per i cittadini di un  altro Stato richiesta la conoscenza della lingua italiana  non inferiore al livello C1 e potrà comunque essere richiesto l’accertamento delle competenze linguistiche in sede di esame.