24/06/2024 - COMPENSI PRESTAZIONI OCCASIONALI SPORTIVI, LE NOVITA'
Cambia il regime fiscale del lavoro sportivo degli autonomi (occasionali o continuativi) con qualche incertezza applicativa. Tra le novità introdotte dal Decreto Legge 71/2024, entrato in vigore l'1 giugno 2024, ci sono aspetti che toccano direttamente il regime fiscale del lavoro sportivo, dei collaboratori e i rimborsi dei volontari. Le nuove norme hanno provocato diverse perplessità tra gli addetti ai lavori perchè sembrano reintrodurre specificazioni che mal si adattano all'intento di semplificazione della recente riforma dello sport introducendo differenze di trattamento e non si armonizzano con la riforma del terzo settore che pure coinvolge molte realta sportive. La riforma qualifica i compensi che derivano da attività sportive secondo criteri qualitativi. I redditi sono quindi trattati fiscalmente come redditi di lavoro autonomo o subordinato o ad essi assimilati, a differenza del regime precedente che invece li classificava tutti come compensi, definiti "redditi diversi" fino a 10.000 euro annui. Con il DL numero 71 del 2024 viene abrogata la disposizione dell'articolo 53, comma 2, lettera a) del Tuir, che assimilava i redditi da prestazioni sportive occasionali a quelli di lavoro autonomo. Si esclude in questo modo la possibilità di applicare la disciplina di favore prevista dal decreto legislativo 36/2021 alle prestazioni di lavoro autonomo occasionale in ambito sportivo. Ciò potrebbe portare a una riclassificazione di tali compensi come "redditi diversi" ai sensi dell'articolo 67, comma 1, lettera l, Tuir. Per le prestazioni occasionali regolate dal Dl 50/2017 (contratto telematico e libretto famiglia), c'è un'esenzione generale per compensi fino a 5.000 euro annui. Le prestazioni occasionali autonome (art 2222 c.c.), invece, si dovrebbero classificate come "redditi diversi" e inoltre soggette ad una ritenuta del 20%, secondo l'articolo 25 del Dpr 600/1973. Và tenuto conto anche che la riforma dello sport del dlgs 36 2021 prevede anche un regime di esenzione fiscale fino a 15.000 euro per i lavoratori sportivi dilettantistici, che include i prestatori occasionali di lavoro , in particolare per le attività legate a campionati o tornei e con tesseramento annuale. Si attende quindi una qualche precisazione da parte dell'Agenzia o un possibile chiarimento nel testo della legge di conversione del decreto, sia sul punto delle prestazioni occasionali sia riguardo l'armonizzazione della normativa del lavoro sportivo con quella riservata al settore no profit.